Il bollo auto sui veicoli storici è di nuovo motivo di dibattito tra lo Stato e le regioni

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Una spina nel fianco per tanti meccanici e piccoli artigiani che dedicano la propria arte al restauro di queste vetture, testimonianza ancora rombante della storia della Motorizzazione italiana.

All’origine della diatriba è la norma introdotta dal governo nell’ultima legge di stabilità approvata lo scorso dicembre, tramite la quale si eliminava l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto di età compresa tra 20 e 29 anni, preservandola invece per quelle che superano i 30. Grande è stato il malcontento dei professionisti del settore, ma anche dei tanti appassionati per i quali l’auto storica sta ormai diventando un hobby molto salato.

Al fianco degli appassionati, tuttavia, sembrano essersi allineate anche le regioni, le quali in ultima analisi possono decidere se adeguarsi alle richieste del governo oppure opporsi. E così è stato anche per la Campania, la quale, secondo le ultime indiscrezioni – che sembrerebbero avere un fondo di verità pressoché certo – continuerà a garantire l’esenzione dal bollo anche per questo 2015. Tutto ció in seguito della proposta di legge avanzata dai consiglieri Gennaro Salvatore, Massimo Grimaldi ed Ermanno Russo che raggiungerà presto la Commissione bilancio per l’approvazione.

Se l’iniziativa, invece, non passerà, gli automobilisti potrebbero ponderare l’idea di far quotare la propria auto usata presso uno dei nuovi servizi di acquisto immediato e valutazione auto usate. Meglio farlo prima che essa diventi storica e quindi troppo pesante per le tasche del proprietario. Fino a quel momento, però, si può ancora sperare in un risvolto positivo dei dibattiti in Campania e che anche altre regioni seguano questo esempio.

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