L’allenatore della Salernitana Alberto Bollini è stato ospite della trasmissione Goal su Goal: “Nel girone di ritorno siamo in media play off, ma nelle ultime gare abbiamo segnato troppo poco”

[ads1]

L’allenatore della Salernitana Alberto Bollini è stato ospite della trasmissione Goal su Goal dove ha parlato del momento della Salernitana, di tattica e del suo futuro.

Al mister viene subito chiesto se è ancora lecito credere al sogno play off: “La parola sogno credo sia coniata nel modo giusto. Ci credevamo fortemente in base al lavoro che stavamo facendo in settimana. Ora è giusto continuare a sognare ma non dipende più dai nostri risultati ma anche da quelli degli altri”.

Dopo un girone di ritorno molto positivo la Salernitana nelle ultime partite ha avuto una frenata: “Nel girone di ritorno siamo in abbondante media play off, siamo la miglior difesa del campionato ma probabilmente nelle ultime partite abbiamo segnato troppo poco.”

La gara con il Frosinone è stata pesantemente dall’arbitraggio ma Bollini analizza così la gara: “Noi nel girone di ritorno non eravamo abituati a dover recuperare e doverlo fare dopo 10 minuti in un gara così importante probabilmente ha pesato. Il Frosinone però è stato bravo a fare quello che dovevamo fare noi, cioè giocare sugli errori degli avversari”.

Con il trainer granata si prova ad analizzare la stagione e in particolare ci si sofferma sulla tattica “Noi abbiamo giocato prevalentemente con il 4-3-3 però non bisogna fossilizzarsi sui numeri. La vera grande differenza sta nel passare dalla difesa a tre alla difesa quattro. Nella mia carriera il calcio che ho scelto di giocare è sempre stato in funzione delle caratteristiche dei singoli.

A Bollini viene poi chiesto di Rosina e Donnarumma, due equivoci tattici di questa stagione: “Io preferisco avere giocatori che abbaino imprevedibilità e qualità tecnica. Sono 2 giocatori con caratteristiche diverse ma che possono essere simili in un contesto tattico. Nell’ultimo periodo si sono alternati in relazione alla condizione fisica”.

Infine l’allenatore granata parla del futuro e della sua permanenza in granata: “Con la società c’è una stima a livello reciproco e di rispetto dei ruoli che non c’è nessun problema anche perché conosco il presidente Lotito da 7 anni. Salerno è un piazza così affascinante che tutti vorrebbero rimanere”. Come andrà migliorata la squadra: “Abbiamo un’ ossatura importante, io penso che nel fare le squadre oltre agli aspetti tecnici vanno tenuti in considerazione anche quelli caratteriali sopratutto in campionati così lunghi e ambienti così passionali”.

[ads2]