Blitz Sarno Rosso: la Capitaneria di Porto di Salerno ha condotto una importante operazione nell’agro nocerino-sarnese per reprimere illeciti di natura ambientale
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La Capitaneria di Porto di Salerno, diretta dal C.V. Gaetano Angora, ha condotto una importante operazione di polizia giudiziaria nell’agro nocerino-sarnese per reprimere illeciti di natura ambientale, che determinavano la compromissione delle acque del fiume Sarno.
In particolare, i militari della Guardia Costiera di Salerno si sono attivati, in collaborazione con i volontari delle Guardie Ambientali del WWF di Salerno, per ispezionare il corso idraulico del Rio San Marino, una delle tre sorgenti del Fiume Sarno. Un’area questa che ricade nel perimetro della riserva integrale del Parco Regionale del Fiume Sarno.
Il Blitz Sarno Rosso è un’operazione volta ad accertare e reprimere eventuali scarichi industriali abusivi che determinano la compromissione delle acque del fiume già considerato più inquinato di Europa ed oggetto di specifici piani di intervento finalizzati al suo recupero ambientale.
Nel corso di tale attività è stata accertata la presenza di acqua di colore rosso ricca di sedimenti in prossimità di una nota industria conserviera che opera nel settore della produzione del pomodoro. Insospettiti da tale circostanza, il personale militare ha deciso di procedere ad una accurata ispezione della predetta azienda, al fine di verificare la corretta gestione dei rifiuti e delle acque reflue industriali prodotte.
Il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Salerno, agli ordini del C.F. Claudia Di Lucca, ha accertato che le acque reflue senza terminare l’intero processo di depurazione confluivano nel pozzetto finale e di conseguenza nella canalizzazione che porta al Rio San Marino. Il percorso delle acque è stato verificato dal suddetto personale mediante l’utilizzo di liquido tracciante.
In ragione di quanto riscontrato, e quindi al fine di scongiurare il protrarsi del fenomeno inquinante accertato, i militari della Guardia Costiera di Salerno hanno proceduto al sequestro di una part, che permetteva ai reflui non sottoposti al processo di depurazione di immettersi direttamente nel Rio San Marino e quindi nel Fiume Sarno.
I fatti sono stati notificati alla competente Autorità Giudiziaria e alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, che ora indaga sul titolare dell’azienda per reati ambientali, fra cui l’illecito smaltimento dei reflui industriali, che ha determinato il pericolo di alterazione degli equilibri ecologici ed ambientali del bacino idrografico del Fiume Sarno.
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