Un’operazione messa in atto dalla Guarda Costiera di Agropoli ha permesso di rivelare degli scarichi illeciti riversati nel fiume Alento. Nei guai 10 aziende

L’operazione “Alento River”, messa in atto dalla Guardia Costiera di Agropoli e coordinata dalla Procura di Vallo della Lucania ha portato i suoi frutti: sono stati scoperti degli scarichi illegali nel fiume Alento da parte di alcune aziende.

È stato annunciato stamattina in una conferenza stampa di presentazione dell’operazione in cui erano presenti: il Procuratore Capo Antonio Ricci; il Capitano del comparto marittimo di Salerno, Daniele Di Guardo; il Capitano della Guardia Costiera di Agropoli, Giulio Cimmino e il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino.

L’indagine dei militari è stata eseguita nei territori di Lustra, Casal Velino, Omignano, Ascea e Castelnuovo Cilento, dove è stato eseguito uno screening sul territorio con un telerilevamento effettuato con un elicottero. Grazie a ciò è notata la presenza di macchie cromatiche; in seguito sono scattati i controlli nelle aziende.

La prima fase dell’operazione comprendeva l’ispezione delle aziende che producono bitume, calcestruzzo, cosmetici e quelle agricole. In base all’indagine, 10 aziende su 11 non risultavano in regola, pertanto sono scattate le sanzioni per diversi reati come la mancanza di vasche di collettamento dell’acqua di lavorazione o stoccaggio libero di residui di lavorazione.