Violenze e abusi sessuali ad Angri nei confronti di un bimbo di soli 4 anni. Nei guai il compagno della nonna indagato dalla Procura di Nocera
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Violentava e abusava un bimbo di 4 anni. È accaduto ad Angri e a finire nei guai è un muratore di 46 anni di San’Antonio Abate, compagno della nonna del piccolo. I fatti risalirebbero al 2014, quando l’uomo frequentava la nonna materna, una signora rumena di 50 anni che aveva in custodia il minorenne dopo la separazione dei genitori.
Successivamente, nel 2015, una serie di strani comportamenti manifestati dal piccolo spinsero il padre a sottoporlo a una visita neuropsichiatrica specialistica per evidenziare quali fossero le problematiche che facessero insorgere nel bimbo reazioni violente e autolesionistiche. Ogni qual volta il padre nominasse la madre, la nonna materna e il suo compagno, il piccolo cominciava a piangere inconsolabilmente prendendosi a schiaffi e pugni.
Dopo circa un anno di indagini, in base all’inchiesta aperta dalla Procura di Nocera in relazione con il Nucleo Operativo Territoriale dell’Asl di Salerno, si arrivò alla conclusione che tali anomalie scaturirono da maltrattamenti e abusi sessuali. Stando a quanto riporta La Città, le violenze sarebbero finite nel 2015, quando il bambino avrebbe rifiutato improvvisamente di farsi abbassare pantaloni. Inoltre, nel mese di marzo, fu segnalato un arrossamento nella zona perianale col bambino che lamentava dolori e fastidi nel farsi visitare.
Il prossimo 14 marzo si conferirà davanti al GIP Alfonso Scermino, il quale già a novembre aveva respinto una prima richiesta di archiviazione per il muratore indagato per molestie sessuali e violenza su minore. Durante l’udienza saranno presentati gli ultimi approfondimenti investigativi e l’eventuale sentenza definitiva.
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