Bernardini gioca una grande partita, poi nel finale si procura la frattura della sesta e settima costola. La maledizione dei centrali sembra non finire mai
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Tra gli uomini sugli scudi nella vittoria della Salernitana contro il Novara c’è sicuramente il difensore Alessandro Bernardini.
Nella partita giocata all’Arechi contro i piemontesi la Salernitana è riuscita non soltanto a ritrovare la vittoria dopo 7 giornate di astinenza, ma anche a terminare una gara senza subire gol per la prima volta in questo campionato.
Il neo acquisto granata Bernardini, arrivato da svincolato appena due settimane fa, è stato autore di un debutto davvero convincente, nonostante non vedesse il campo da maggio. Vero leader della difesa, ha diretto i compagni con grande personalità, trasmettendo, esperienza, sicurezza e senso della posizione.
Poi negli ultimi minuti di gioco quello sfortunato scontro con Terracciano, che ha costretto il difensore ad abbandonare il campo in barella. Trasportato in ospedale, dalle radiografie è emersa la frattura della sesta e settima costola sinistra.
Ora in casa granata si teme lo stop di almeno un mese, con la maledizione abbattutasi sui centrali difensivi che dopo Tuia, Schiavi, Trevisan e Lanzaro, sembra destinata a non risparmiare neppure il 28enne ex difensore del Livorno.
Davvero un peccato, perché l’impressione avuta nella gara contro il Novara è stata quella che Bernardini sia stato un acquisto indovinato e che con lui in campo, almeno in attesa degli altri recuperi, il reparto difensivo della Salernitana potesse fare quel salto di qualità che finora è mancato.
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