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Benin, la scuola per il futuro dei bambini africani

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Benin, la scuola per il futuro dei bambini africani

La scuola come unico mezzo per sfuggire alla povertà. Così a Salerno parte il progetto  “Una scuola per il Benin”, per dare speranza ai bambini africani

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Benin e Salerno unite, da questa mattina, per un progetto che garantirà la costruzione di scuole in questa città dell’Africa.

Questa mattina al Comune di Salerno è stato presentato il progetto “Una scuola per il Benin”, che ha lo scopo di migliorare le condizioni di vita della popolazione africana attraverso un percorso di scolarizzazione, che possa quindi permettere di aprire ai bambini africani le porte del futuro.

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Benin, la scuola per il futuro dei bambini africani

Fra le presenze illustri il console del Benin, che ha parlato di quanto siamo privilegiati ad avere il sistema scolastico, e quanti sacrifici invece debbano fare gli scolari africani, flagellati anche da problemi gravissimi come malnutrizione e mancanza d’acqua.  L’Occidente infatti sfrutta questi paesi per il proprio tornaconto, e la politica italiana non è vicina agli immigrati che arrivano qui perché fuggono da realtà atroci.

La fondazione Mentoring, in collaborazione con www.costieraamalfitana.it e con il contributo della scuola San Tommaso D’Aquino di Fratte e del Liceo Artistico F. Menna, darà così il via  non solo alla costruzione di istituti scolastici, ma anche di un programma sanitario che consenta il benessere degli abitanti.

Si tratta dell’organizzazione di una raccolta fondi attraverso due iniziative, come l’esposizione e la vendita di venti opere d’arte realizzate dal Menna A Cetara, e l’esposizione di venti pareo durante le serate previste per gli eventi alla Costiera Amalfitana.

In Africa il tasso di alfabetizzazione è bassissimo, solo del 41%, che si riduce ulteriormente se si considera che di questi il 48% sono maschi e solo il 20% femmine, e che molte di queste sono costrette a diventare schiave che alimentano il mercato del sesso. Dati che vengono messi a confronto con quelli italiani perché sebbene qui l’istruzione raggiunga il 98%, si verifica il problema della dispersione scolastica, dovuto forse ad una mancanza di motivazione da parte della scuola stessa.

Salerno, città dell’accoglienza, che si trova al Sud d’Italia  esattamente come Benin al Sud del mondo, vuole quindi stringere questa alleanza solidale per fare in modo che lo studio dia dignità ed arricchisca questi bambini, che saranno il futuro dell’Umanità e che, forse, riusciranno a risolvere i conflitti di potere presenti oggi nl mondo. [ads2]

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.