Normativa antimafia: confisca a Bellizzi di un patrimonio del valore di 500 mila euro nei confronti di un imprenditore ritenuto contiguo alla criminalità organizzata
La Guardia di Finanza di Salerno, su delega di questa Procura della Repubblica, ha eseguito nella mattinata odierna un’ordinanza di confisca emessa dal Tribunale di Salerno — Sezione Misure di Prevenzione — a conclusione di complessi accertamenti patrimoniali svolti nei confronti di L. R., imprenditore di 61 anni, e dei componenti del suo nucleo familiare.
L’imprenditore, titolare di un bar nel comune di Bellizzi (SA), è stato ritenuto contiguo al clan “Pecoraro -Renna”, operante nella Piana del Sele, sulla scorta di dichiarazioni rese da più collaboratori di giustizia e di accertate frequentazioni. Negli atti relativi ai processi che lo hanno coinvolto è emerso, inoltre, che lo stesso era dedito alla commissione dei delitti di usura.
Gli accertamenti patrimoniali svolti dai finanzieri del G.I.C.O. hanno riguardato i beni immobili e le quote societarie acquisiti nel corso degli anni dall’imprenditore quale manifestazione di un elevato tenore di vita rispetto ai redditi dichiarati. La accertata sproporzione rispetto ai redditi del nucleo familiare dell’imprenditore ha consentito di disporre la confisca previo sequestro ai sensi della normativa antimafia di beni per un valore complessivo di 500 mila euro. In particolare, in forza dell’ordinanza n. 43/17 emessa il 13.11.2017 dal Tribunale per le Misure di Prevenzione di Salerno, sono stati confiscati all’imprenditore un appartamento ed un locale commerciale in Bellizzi (SA).
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di tutela economico-finanziaria del territorio, che viene attuata anche attraverso la sottrazione dei patrimoni illecitamente accumulati, nella prospettiva della restituzione alla collettività per finalità sociali e di pubblico interesse.