Parte il servizio sperimentale per i ragazzi diversamente abili di Battipaglia con l’apertura della villa comunale Ezio Maria Longo
Per i ragazzi affetti da disabilità parte il “servizio sperimentale” con l’apertura della villa comunale “Ezio Maria Longo” utilizzando quale unico punto di ingresso quello sito in via Domodossola, dal lunedì al sabato, escluso i festivi, in due distinte fasce orarie giornaliere: dalle ore 09:00 alla ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00. È stata creata l’apposita casella e-mail istituzionale super-abile@comune.battipaglia.sa.it quale unico punto di contatto tra l’Ente e i cittadini che sono interessati fruire del servizio sperimentale.
I cittadini interessati a fruire del “servizio sperimentale” possono prenotarsi inviando alla suddetta casella di posta elettronica specifica istanza, compilando l’apposito modello predisposto dall’Ente ivi autocertificando la propria condizione. L’Ente provvederà, sempre per mail ad autorizzare i cittadini, opportunamente calendarizzando le visite per ovvi motivi di sicurezza.
È fatto obbligo all’accompagnatore, nel percorso dal domicilio alla Villa Comunale, e viceversa, di portare sempre con sé, idonea autocertificazione che giustifichi lo spostamento, facendo espresso riferimento al presente provvedimento Sindacale. Stabilito che il servizio, stante la sua natura sperimentale, può essere modificato dopo una breve prima fase di applicazione.
Le problematiche espresse dal mondo dell’assistenza alle persone diversamente abili e non autosufficienti, in questa delicata fase di gestione dell’emergenza sanitaria sono state molteplici abbiamo deciso per questo motivo di dare vita a questo “servizio sperimentale” consentito naturalmente con l’assistenza necessaria di un accompagnatore e con le misure di prevenzione raccomandate (distanza interpersonale, uso di mascherine).
La nota dell’assessore Giuliano che risponde alle polemiche
L’iniziativa del comune di Battipaglia appare essere in linea con quelle attuate in tutta Italia in favore delle fasce deboli ed è volta alla tutela delle condizioni psichiche dei soggetti con disabilità, anche autistici e loro caregiver. Prima di procedere con l’ordinanza in questione ci siamo chiesti ed abbiamo chiesto agli esperti in materia: che ricadute ha la chiusura in casa sui soggetti con disabilità psichica o più in generale del comportamento? Può esservi, a causa del perdurare dell’isolamento e del venir meno delle routine, un aumento dell’aggressività auto od eterodiretta? Cos’hanno proposto le maggiori Associazioni italiane che si occupano di disabilità per aiutare queste fasce? Ci è stato segnalato da chi si occupa di conosca la neurodiversità che la permanenza in casa e l’isolamento comporta agli autistici e loro famiglie una significativa regressione, comportamenti problematici che potrebbero essere irreversibili, perdita autonomie, aggressività. Quel momento all’aperto che per gli altri bambini sarebbe LUDICO (e che comunque potrebbero vivere con passeggiate serali consentite dal governatore) per loro (che per strada non conoscono i pericoli e la necessità del distanziamento) è assolutamente TERAPEUTICO. L’ordinanza è semplicemente un modo di continuare a garantire un minimo di diritto alla salute, anche in un momento di estrema difficoltà come quello che stiamo vivendo. Stiamo lavorando per mettere in campo anche un progetto per tutti i bambini, perché non vorremmo dimenticare nessuno. Abbiamo sicuramente dei limiti ma di certo non è nostra intenzione fare discriminazioni o concedere privilegi (anche se una volta ogni tanto non sarebbe male attenzionare per primo chi in genere viene messo ai margini).