Si è finalmente conclusa una vicenda giudiziaria relativa all’Aracne iniziata nel 2004 e che avrebbe potuto comportare la condanna del Comune e di tutti i cittadini di Battipaglia al pagamento di una somma di circa 16 milioni di euro
La vicenda Aracne attiene ad un procedimento amministrativo avente ad oggetto una procedura tesa alla partecipazione del comune di Battipaglia al finanziamento di un programma di recupero urbano – denominato “contratti di quartiere II”– approvato con delibera di consiglio comunale del 28 giugno 2004.
Partecipavano alla procedura selettiva – tra altri – anche il Consorzio Aracne, in costituenda associazione temporanea di impresa, ma la domanda dello stesso veniva esclusa sul rilievo che non prevedeva la partecipazione di associazione temporanee di imprese.
Veniva cosi presentato un primo ricorso al TAR avverso l’esclusione che si concludeva, in fase cautelare, con l’obbligo di rivalutare la domanda del Consorzio.
Ma, anche in sede di nuovo esame, la commissione disponeva l’esclusione della proposta dell’Aracne poiché riteneva – in sostanza – che la stessa riguardasse anche aree non ricomprese nel programma di recupero urbano per il quale si chiedeva il finanziamento.
Anche questa esclusione veniva impugnata con un secondo ricorso innanzi al TAR.
Tuttavia, nel settembre del 2004 il Consiglio Comunale di Battipaglia mutava il suo iniziale proposito, decideva di abbandonare la partecipazione alla procedura di recupero urbano, deliberando di non approvare la proposta edilizia dei cd “contratti di Quartiere II “.
Il consorzio Aracne impugnava anche la delibera del Consiglio Comunale innanzi al TAR e richiedeva anche il risarcimento dei danni in relazione sia alle spese sostenute che alla perdita di chances.
All’esito del giudizio celebratosi innanzi a giudice amministrativo di primo grado, ove tutti i ricorsi erano riuniti, il Tar accoglieva in parte i ricorsi, censurando la delibera resa dal consiglio comunale perché priva di motivazione ma respingendo la richiesta di risarcimento presentata dal consorzio Aracne.
La decisione del TAR Salerno veniva impugnata innanzi al Consiglio di Stato dal Consorzio Aracne che specificava l’importo del risarcimento danni di 16.174.961,84 euro.
Il 16 maggio è stata pubblicata la decisione del Consiglio di Stato che ha rigettato l’appello e la domanda risarcitoria.
La vertenza contro il Consorzio Aracne rappresentava per l’entità della richiesta risarcitoria, uno dei contenziosi più rilevanti del Comune di Battipaglia, e una eventuale sentenza di condanna avrebbe comportato conseguenze devastanti per tutti i cittadini.