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Battipaglia, i tamponi alla Calamandrei dovevano ancora essere analizzati

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Battipaglia, i tamponi alla Calamandrei dovevano ancora essere analizzati
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La sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, riferisce sui tamponi alle “Calamandrei”: “Dovevano essere analizzati. Massimo sostegno alla Dott.ssa Nobile”

La sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, è intervenuta in merito ai fatti narrati nella giornata di ieri – e riportati da Zerottonove.it – relativi ai tamponi effettuati alla scuola “Calamandrei”. Tamponi di cui – al momento – non sono ancora stati resi noti parte degli esiti.

L’Asl di Salerno sta affrontando un alto livello di stress, e tutto ciò è comprensibile. Sono migliaia i tamponi effettuati ogni giorno e che devono essere poi analizzati. La Dott.ssa Nobile dal mese di febbraio, sta svolgendo, con tutta la sua equipe, ininterrottamente e con incrollabile abnegazione il suo lavoro. Un lavoro duro e complesso, poiché deve dar risposta a tantissimi territori della Provincia di Salerno. La risposta da lei data a un genitore della scuole “Calamandrei” non va mal interpretata. – spiega la sindaca – Quando dice che non si trovano, non si riferisce ai tamponi, bensì ai referti di questi ultimi, proprio perché dovevano essere ancora analizzati. Anzi voglio ringraziarla per questo lavoro immenso e prezioso. Se non ci fossero persone come lei e il suo staff non so come potremmo fare. In questo momento il sistema sanitario locale rischia di andare al collasso, perciò serve la partecipazione di tutti affinché la situazione resti sotto controllo. Invito, pertanto, tutti alla calma.”

Oggi intanto, alle 12.30 i bambini delle “Calamandrei” sono stati sottoposti nuovamente al tampone.

La sindaca proprio. nei giorni scorsi aveva affermato ai nostri microfoni la necessità che venga attivato l’USCA nella città di Battipaglia: “Non è più accettabile che una città di 50 mila abitanti come Battipaglia debba andare a fare i tamponi a Campigliano, la cui struttura deve coprire anche i comuni dei Picentini, Bellizzi e Pontecagnano Faiano. Dunque, l’Usca va attivata anche da noi“.