Home Attualità A Battipaglia il primo Social Supermarket in un immobile confiscato alla criminalità

A Battipaglia il primo Social Supermarket in un immobile confiscato alla criminalità

0
A Battipaglia il primo Social Supermarket in un immobile confiscato alla criminalità

Nasce a Battipaglia il primo Social Supermarket all’interno di un immobile confiscato alla criminalità. La sindaca: “Ripristiniamo la legalità e la trasparenza”

[ads1]

Un bene confiscato alla criminalità organizzata rivivrà e darà la possibilità a persone espulse dal mondo del lavoro di poter rientrare in questo circuito: si tratta della nascita del primo Social Supermarket sul territorio di Battipaglia che sarà aperto a breve nel quartiere Belvedere.

Grazie all’opera dell’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese, dell’assessore alla Legalità Laura Toriello e dell’assessore al Patrimonio Stefania Vecchio si è portato a termine l’iter per l’aggiudicazione definitiva dei locali confiscati alla camorra in via Belvedere n. 122-124-126. Il bene è stato aggiudicato, con determina n. 858 del 14 luglio 2017, alle associazioni: Legambiente “Circolo Vento in Faccia”, La Rada Consorzio Cooperative Sociali S.C.S., Associazione Comunità Emmanuel Onlus, Associazione di Volontariato UjamaaOnlus. Le associazioni, per l’occasione, si sono riunite in Associazione Temporanea di Scopo.

Ieri mattina al Comune, presso l’ufficio Tecnico, è stato stipulato il contratto di assegnazione a titolo gratuito del bene confiscato nel quale nascerà a breve il supermercato destinato a dare la possibilità di reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di persone emarginate.

La soddisfazione dell’Amministrazione comunale

«Si tratta di un segno concreto e tangibile della volontà di questa amministrazione di ripristinare, a tutti i livelli, la legalità e la trasparenza per rendere Battipaglia una città normale – afferma la sindaca Cecilia Francese -. Le iniziative sociali di questo genere troveranno sempre la nostra amministrazione ben lieta di collaborare e di dare tutti l’aiuto possibile per la loro realizzazione concreta».

«Non c’è niente di più simbolico rispetto al tema della legalità che far rivivere un bene confiscato alla criminalità organizzata per scopi sociali – dice l’assessore alla Legalità Laura Toriello -. La società si riappropria non solo di un immobile confiscato ma anche dell’occasione per diverse persone di perdere lo status di emarginato e di rientrare nel mondo del lavoro dando, nel contempo, un servizio ai cittadini e riqualificando un quartiere periferico come quello di Belvedere».

[ads2]