Sciopero nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, in Campania la mobilitazione si terrà a Battipaglia tra una settimana. I segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: “A rischio il futuro di 28mila salernitani”.
Venerdì 15 giugno si terrà lo sciopero nazionale degli operai agricoli e florovivaisti. In Campania la mobilitazione si terrà al Centro sociale di Battipaglia. Oggi, presso la sede della Cisl provinciale, sono stati presentati i dettagli dell’operazione davanti ai lavoratori del comparto. In provincia di Salerno la vertenza interessa circa 28mila lavoratori, la parte più consistente della regione.
Dopo un lungo confronto, durato 5 mesi, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire il negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti a causa del rifiuto di Confagricoltura, Coldiretti e Cia di accogliere la gran parte delle richieste contenute nella piattaforma unitaria.
“Il contratto è scaduto il 31 dicembre scorso e la piattaforma sindacale per il suo rinnovo contiene molti temi importanti che intendono migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese agricole: dalla richiesta di aumentare i permessi e i congedi, all’integrazione per la maternità e alla tutela dei lavoratori colpiti da malattie gravi fino alla tutela delle donne vittime di violenza”, hanno spiegato i vertici regionali di Fai Cisl, Cgil Flai e Uila Uil, Raffaele Tangredi, Peppe Carotenuto ed Emilio Saggese durante la conferenza stampa.
Su questo e su altri temi, come la possibilità di riunioni in azienda, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, hanno risposto negativamente. La trattativa si è complicata con le richieste che le controparti hanno avanzato di cancellare l’orario giornaliero di 6,30 ore e prevedere un salario minimo nazionale che scardina l’attuale modello contrattuale agricolo.
“Destrutturare l’orario di lavoro metterebbe a rischio la contribuzione previdenziale per il calcolo dell’indennità di disoccupazione e non si avrebbe più alcun controllo sulla durata dell’orario giornaliero. Così come l’introduzione di un salario minimo a livello nazionale non tiene conto della struttura retributiva esistente nel settore che affida la titolarità della definizione dei salari contrattuali alla contrattazione provinciale, rischiando di determinare condizioni peggiorative sul versante salariale”, hanno concluso i sindacalisti. “Il nostro rifiuto ad accettare queste proposte ha portato Confagricoltura, Coldiretti e Cia ad interrompere le trattative e a non voler più proseguire il confronto. Ai lavoratori chiediamo di aderire compatti allo sciopero perché solo in questo modo riusciremo a vincere l’indisponibilità delle controparti datoriali a continuare un confronto che ci porti a difendere i diritti di un’intera categoria e a vedere riconosciuti la dignità e il rispetto che impone lo status di lavoratori”, hanno continuato i sindacalisti.
In Campania la mobilitazione scatterà alle 9.30 presso il Centro sociale di Battipaglia, in via Guicciardini