Anna Bruno, presidente della consulta per i problemi dei disabili, attraverso una nota diffusa alla stampa, polemizza fortemente contro l’Amministrazione di Battipaglia: “l’ennesima mossa politica a discapito dei disabili”
Ne segue la nota di Anna Bruno, della presidente della consulta per i problemi dei disabili di Battipaglia
Nel Consiglio Comunale dello scorso 20 Dicembre è finalmente approdato in Consiglio, dopo una gestazione di quasi due anni, il Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni per la sosta delle persone con capacità di deambulazione impedita e ridotta e per i cosiddetti “parcheggi personalizzati”.
Un regolamento fortemente voluto e realizzato dalla Consulta per i problemi dei disabili che, unitamente agli uffici comunali competenti ed ai responsabili ASL, ha tentato di colmare “una lacuna ultraventennale”, come ha dichiarato in più occasioni il Dott. Pasquale Pascarella, responsabile della Medicina legale del Asl di Battipaglia, chiamato a collaborare insieme alla Consulta per la stesura del regolamento.
“Lo scopo di questo documento – dichiara Anna Bruno, presidente della Consulta per i problemi dei disabili – è quello di disciplinare un diritto sancito dalla legge che, però, negli anni è stato interpretato spesso in modo errato causando in alcune occasioni abusi e ingiustizie. Ciò che la Consulta vuole è contrastare in maniera decisa è da un lato i cosiddetti “furbetti del cartellino”, quelli che usano impropriamente il contrassegno rilasciato ai propri familiari, dall’altro gli errori/distrazioni che possono essere commessi nel rilascio di questa agevolazione, in particolare se ci riferiamo ai parcheggi personalizzati che i disabili con determinati requisiti (specificati nell’art. 4 del Regolamento) possono richiedere nei pressi delle proprie abitazioni o luoghi di lavoro. È stato un percorso lungo, il Regolamento è rimasto per molti mesi fermo su qualche scrivania, nonostante fossimo partiti col piede giusto grazie all’allora ass. Gioia ed a quanti hanno preso parte agli incontri sul tema, ma i vari rimpasti e un po’ di non curanza da parte di quest’amministrazione ha rallentato il nostro lavoro. Il neo assessore Giuliano, non appena sollecitato, ha ripreso in mano l’iter iniziato e ci ha dato una mano a farlo arrivare in Consiglio”.
Il Regolamento approvato, però, non rispecchia a pieno quello licenziato dalla Consulta, in quanto modificato da alcuni emendamenti proposti dalla maggioranza. La maggioranza e in primis la Sindaca di Battipaglia, forse senza essersi letta né le normative regionali e nazionali in materia né il regolamento stesso, ha proposto e condiviso un emendamento all’art. 4 del regolamento, con il quale vengono elencate tutte le patologie che già la legge regionale ed il Codice della strada hanno individuato quali patologie compromettenti la deambulazione, in quanto a loro dire questa precisazione agevolerebbe gli uffici nella valutazione per il rilascio delle autorizzazioni oggetto del regolamento.
Qui sta l’errore.
Ciò che gran parte del Consiglio ha dimenticato è che stabilire i requisiti medici per il rilascio del contrassegno è una competenza affidata dalla legge esclusivamente alla medicina legale dell’Asl o al verbale d’invalidità ex L 5 febbraio 1992 n.104 laddove sia riportata esplicitamente la difficoltà di deambulare e non certo dagli uffici comunali che, pur avendo un elenco di possibili patologie compromettenti la deambulazione, non potrebbero mai valutarne il livello o la reale difficoltà motoria proprio perché tali valutazioni sono esclusivamente mediche. Questo non farà altro che creare confusione ed errori nelle autorizzazioni.
Ma ciò che appare ancor più assurdo è che questo elenco venga inserito nell’articolo riguardante i parcheggi personalizzati, senza tener conto che la legge individua queste patologie per autorizzare il rilascio del contrassegno, il cui possesso è requisito indispensabile per avere un posto personalizzato ma che è cosa ben diversa da quest’ultimo.
“Il Consiglio Comunale ha inserito nell’art. 4 che disciplina i parcheggi personalizzati un elenco infinito di patologie, peraltro già stabilite dalla legge, stilato con la logica di essere un “vademecum” per i medici al fine di valutare il diritto al contrassegno di parcheggio per disabili ed invalidi. Il Consiglio, però, non ha tenuto conto che stabilire se la patologia possa o no condizionare la deambulazione e stabilirne il grado di gravità non può essere compito degli uffici comunali, bensì del medico legale del SSN. – dichiara il Dott. Pascarella – Si tratta di un abuso di potere e di un’incongrua interferenza rispetto a normative emanate dal Ministero della Salute e dei Trasporti. Anche la nostra Regione sul punto più volte si è espressa, emendando linee guida di indirizzo che stabiliscono in maniera inequivocabile che è facoltà del medico accertare il possesso dei requisiti medici con piena assunzione di responsabilità.”
Il Comune ha sì competenza e discrezionalità nelle decisioni riguardanti il rilascio di stalli personalizzati, ma solo per ciò che concerne la valutazione dei requisiti di carattere materiale (come ad es. patente B speciale, veicolo di proprietà con adattamenti idonei, abitazione in luoghi di alta densità di traffico, garage o stalli di proprietà) previsti dalla legge, ma resta sempre in capo al medico competente la certificazione della patologia e delle difficoltà a deambulare che consentano il diritto al contrassegno (diritto quest’ultimo che è requisito indispensabile per avere uno stallo personalizzato).
Dunque, ciò che secondo l’amministrazione è una “specifica” a quanto indicato nel Regolamento, nella realtà dei fatti è la dimostrazione che al Regolamento non si è prestata l’attenzione dovuta, altrimenti chi ha proposto questo emendamento, che come ha più volte dichiarato in Consiglio anche la Consigliera Rossella Speranza va oltre le competenze del Consiglio stesso, avrebbe notato che l’articolo preso in considerazione disciplinava un diritto specifico, diverso da quello al contrassegno per il quale viene fatta una valutazione sulla patologia.
Ci si chiede, infine, se il Consiglio di Battipaglia sia davvero così “sovrano” da poter legittimamente invadere la sfera di competenza dell’Asl, come ha dichiarato la Sindaca in Consiglio. Ciò che di sicuro è chiaro e che se lo scopo della consulta era quello di agevolare gli uffici nel lavoro della gestione di queste istanze e dare la possibilità all’Asl e al Comune di creare un ponte per collaborare in questo settore, con le modifiche apportate si è ottenuto l’effetto contrario, rischiando di creare una confusione tale da dover rilasciare a tutti un parcheggio personalizzato.
“Chi vive davvero la disabilità e le difficoltà quotidiane – conclude la Presidente della Consulta – non vuole confusione e favoritismi, ma solo il rispetto dei propri diritti”