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Battipaglia, plastica e alluminio in strada dopo incendio alla Nappi

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Battipaglia, plastica e alluminio in strada dopo incendio alla Nappi

Battipaglia, restano in strada la plastica e l’alluminio dopo l’incendio di due capannoni della Nappi Sud. Ecco cosa sta succedendo in queste ore

Battipaglia, restano in strada sacchetti pieni di multimateriale. Non vengono ritirati quindi plastica e alluminio, come conseguenza dell’incendio dei capannoni della Nappi Sud. La raccolta resta paralizzata mentre gli inquirenti iniziano a raccogliere invece le prime immagini delle videocamere per le indagini sul rogo. L’ipotesi di dolo non perde il suo spessore.

Sull’argomento rifiuti si continua a discutere: dopo la notizia dell’apertura di un nuovo impianto, dopo le lettere ad Anac e giunta regionale per scongiurare una cosa del genere, la sindaca Francese chiede aiuto al Consorzio Asi.

Nel frattempo, dal comitato “Battipaglia dice No”, uno dei referenti, Cucco Petrone, si dichiara perplesso sul dispiacere espresso dai titolari dell’azienda bruciata per le reazioni e le preoccupazioni dei cittadini. “Nessuno li ha criticati o accusati” – scrive in un post facebook – “né i politici, né i cittadini. Abbiamo a che fare con un incendio che l’assessore ci ha comunicato essere (secondo i VVFF) doloso. I cittadini capiscono bene che le prime vittime dell’accaduto sono i Nappi e i lavoratori, ma devono capire che subito dopo di loro c’è l’intera città preoccupata dalla sua salute. Non c’è un “Battipaglia contro Nappi”, ci deve essere un “Battipaglia e Nappi contro la delinquenza” che domenica ha devastato l’impianto”.

A Montecitorio, i deputati di Forza Italia Casciello e Fasano chiedono un’interrogazione parlamentare sull’incendio. «L’incendio – dicono l’On. Casciello e l’On. Fasano – segue, a distanza di circa un anno, un altro analogo ai danni di un impianto dello stesso tipo; gli episodi ripetuti, in presenza di un’emergenza rifiuti che attanaglia il territorio e il malfunzionamento degli impianti destano preoccupazione negli amministratori locali e nella popolazione».

Nell’interrogazione si ricorda chesul territorio di Battipaglia operano almeno 24 impianti di trattamento, stoccaggio e smaltimento rifiuti. All’elenco del Comune poi si aggiunge quello della direzione generale ciclo integrato delle acque e dei rifiuti. Nell’elenco, sono riportate le autorizzazioni ambientali rilasciate dalla regione Campania a 7 aziende dislocate nella zona. In aggiunta, gli uffici regionali elencano anche le cinque autorizzazioni vigenti, inclusa quella del comune, per il territorio di Eboli: in pratica, sui circa 200 chilometri quadrati di territorio suddiviso fra i comuni di Battipaglia ed Eboli, insistono oltre 30 impianti di trattamento rifiuti, oltre a quelli privati”.

“Quest’ultimo incendio alla Nappi Sud di Battipaglia impone improcrastinabilmente una riflessione sulle responsabilità e sui ritardi accumulati dalla regione Campania in merito all’applicazione del piano regionale dei rifiuti e sulle discutibili scelte di far governare il sistema dei rifiuti ai privati, considerando le comunità locali solo come luoghi dove far sversare rifiuti” scrivono infine.

Vincenzo Inverso, infine, si esprime sulla tematica e dichiara la necessità della Piana del Sele di avere misure di controllo del territorio e tutela dell’ambiente continua. “Oltre ogni singola appartenenza politica e associativa, invito tutti a non fare allarmismo e confido sul lavoro serio e responsabile della Deputazione in Parlamento a difesa del nostro territorio”.