I residenti da evacuare sono oltre 35mila. Difficoltà e disagi per i cittadini di Battipaglia. Ancora da definire le aree di prima accoglienza
“Si parla di 35-37mila abitanti. La legge è rigida a riguardo: bisogna evacuare i residenti nel raggio di un chilometro e sei. Vorremmo contattare le Protezioni Civili, non solo la nostra. Avremo bisogno di tendostrutture, anche se abbiamo individuato il seminario, e l’Istituto Ferrari, al quale dobbiamo ancora fare richiesta.” A riferirlo è la sindaca Cecilia Francese, che continua: “Si dovrà procedere ad un intervento di lisciviatura da parte degli artificieri: forando l’ordigno, liquefacendone il contenuto.”
È stata individuata l’area di evacuazione, con le relative strade e strutture, tutti i servizi e sottoservizi che dovranno essere interrotti (già allertati i gestori di fornitura). Da evacuare anche l’Ospedale “Santa Maria della Speranza”, l’ASL dovrà fornire i dovuti servizi anche alle persone che riceve assistenza medicalizzata a casa.
Zone di accoglienza
“Il Comune di Battipaglia ha già un Piano di Emergenza: sono state considerate tutte le aree esterne al raggio di sicurezza (di 1,5 chilometri). Tra le aree interessate per fornire i successivi servizi alla comunità, ci sarebbero lo Stadio Sant’Anna, campi Spes, l’area del Centro Sociale, la scuola “Velella” in via Etruria, l’Istituto “Ferrari” in località Taverna e l’istituto in via Archimede.” A comunicarlo alla redazione di Zerottonove.it è Mattia Michele, coordinatore del Nucleo della Protezione Civile Comunale.
Nel momento della comunicazione dell’evacuazione, gli operatori della Protezione Civile procederanno ad informare tutta la cittadinanza strada per strada, porta per porta ad allontanarsi dall’area interessata: “Si tratta di un evento che non può essere affrontato solo con le nostre forze, verrà coinvolto il volontariato della Protezione Civile della Regione Campania. In queste settimane ci prepareremo, in concerto con gli altri gruppi, per pianificare il momento di emergenza. L’evacuazione ci sarà di domenica. I cittadini dovranno uscire di domenica (tra le 5:00-6:00 del mattino) e potranno rientrare la sera (alle 20:00 circa): l’emergenza durerà 12 ore.
L’operazione dovrà essere eseguita o nella seconda decade di maggio o nella prima di giugno. Il giorno dell’intervento verrà comunicato con certezza nel corso della prossima settimana. Il nucleo comunale sta già lavorando da 15 giorni, con l’Ufficio tecnico dell’Ente e la Polizia Municipale attuando le disposizioni della Prefettura di Salerno.