Nella discussione di quest’oggi a Palazzo Città, tra Ente e associazioni, si è posto al centro dell’attenzione la vicenda Nappi Sud. Questo il resoconto
In prima battuta, l’assessore Stefania Vecchio ha chiarito la situazione della Nappi Sud circa il materiale che ha bruciato nell’arco di più di 48 ore, ossia carta e legno e le preoccupanti fumate nere erano dovute al bitume presente sul tetto del stabilimento, che poi è crollato. Oltre agli pneumatici ed altri materiali presenti nel grande prefabbricato, come carrelli e bobcat.
Totalmente integri, invece, i depositi che contengono i rifiuti plastici, anche secondo quanto rilevato dal sopralluogo effettuato da Legambiente. Per quando concerne, invece, la situazione della struttura, lo stesso Nappi ha dichiarato che nei giorni scorsi c’era stato un controllo del Noe che non aveva riscontrato nessuna criticità.
L’attenzione si è poi spostata sull’aspetto nevralgico della sicurezza: molte sono le difficoltà nell’attenzionare un’ala della criminalità particolarmente pericolosa che riesce a colpire costantemente il delicato e critico settore dei rifiuti, tuttavia, come dichiarato nella riunione dall’assessore Vecchio, in questi mesi la collaborazione con la Procura è stata profonda. Da qui, ne è nata una discussione sulle modalità di azione che hanno visto incendiarsi prima Sele Ambiente, poi Nappi Sud: entrambe avrebbero subito un incendio durante un cambio turno.
La sindaca Cecilia Francese avrebbe promesso, durante la discussione, il dimezzamento degli impianti per il trattamento dei rifiuti e chiederà decentramento di quelli restanti.
Tra le problematiche rilevate, quella relativa all’Arpac. Molti presenti hanno lamentato il fatto di non fidarsi completamente dei dati forniti dall’agenzia, come invece fa l’amministrazione comunale che, ha inoltre aggiunto – attraverso la figura della Vecchio – che sarà importante l’apporto del sistema di monitoraggio consegnato dal Rotary Club.
Le preoccupazioni riguardano principalmente alcune vicende che riguardano l’agenzia che, vede indagati dirigenti ed impiegati che avrebbero “viziato” alcuni controlli effettuati presso le Fonderie Pisano.
Le richieste
Il comitato ha poi avanzato una richiesta all’Amministrazione, ovvero di predisporre una variazione della destinazione urbanistica dei terreni situati nella zona industriale di Battipaglia, in base alla quale si potrebbe impedire la costruzione di determinati impianti.
Trasformazione di tavolo ambientale permanente da tenersi con cadenza quindicinale in attesa di avviare percorso statutario per la conferenza permanente sull’Ambiente prevista da articolo 76 Statuto.
Approntare diretta fb per le prossime riunioni del tavolo permanente.
Richiesta urgente di avvio di un percorso di confronto con Assessorato Regionale dell’Ambiente e Ministero dell’Ambiente che provveda a:
a) Censimento verifica e controllo di tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti presenti sul territorio cittadino, che valuti la presenza di tutte le autorizzazioni e riconsideri le autorizzazioni concesse con esonero dalla via in considerazione del fatto che tale procedura di esonero da eccezionale è diventata, in questo territorio, sistematica; fino a giungere ad una valutazione dell’impatto complessivo di tutti questi impianti sul territorio.
b) elaborazione di uno studio ministeriale di riconversione e/o delocalizzazione della maggior parte degli impianti presenti sul territorio, comprensiva di forme di sostegno ai lavoratori.
Stop a qualsiasi rilascio di nuove autorizzazioni, quali attività di serio contrasto rispetto alle eventuali nuove richieste intende intraprendere il Comune.
Modifica regolamento urbanistico.
Scorporo dell’Urbanistica dall’Assessorato all’Ambiente.
Esame matrici ambientali da istituti diversi dall’Arpac.