Continua ancora l’incubo di Donatella Cipriani, insegnante battipagliese dell’istituto Ferrari, la quale non vede i suoi figli da oramai sessantasei giorni. Cecchino Cacciatore, avvocato della donna accusata di P.A.S., acronimo inglese che indica la sindrome da alienazione parentale non riconosciuta a livello giuridico, ha ricevuto una convocazione dal Tribunale dei Minori di Salerno che invita i due ex- coniugi a presentarsi domani a mezzogiorno per un’udienza collegiale non motivata.
La Cipriani durante questo lungo e doloroso intervallo di tempo non ha mai smesso di diffondere sul web la notizia, di caricare video e immagini che smuovessero la coscienza di ciascun individuo. La donna, infatti, perse la potestà genitoriale poiché accusata di aver alienato i due figli, di sette e otto anni, nei confronti del padre Davide, noto imprenditore della zona che l’aveva querelata. L’uomo, a sua volta, era stato denunciato dall’ex compagna per abusi e violenze sessuali sui minori.
La Corte d’Appello lo scorso venerdì aveva deciso di sospendere anziché revocare la potestà maternaper un anno e dare ad entrambi i genitori la possibilità di incontrare i bambini attraverso modalità protette. Purtroppo ciò non è stato giacché l’insegnate dal giorno della sentenza non aveva ricevuto alcuna notizia a riguardo.
“Farò di tutto affinché i miei figli tornino a casa il prima possibile” queste le parole di dolore di una madre che dal 15 marzo scorso non vede i suoi bambini che furono prelevati dalla Polizia davanti alla loro abitazione. “Sono sicura che il loro desiderio più grande sia quello di abbracciare di nuovo la loro mamma”. È una vera e propria battaglia alla quale la donna non intende rinunciare o soffermarsi a riflettere. I media, d’altro canto, continuano a essere presenti e a seguire questa vicenda minuziosamente con l’aiuto e la collaborazione anche di docenti e alunni dell’istituto Ferrari che organizzò un corteo in difesa dei diritti dei minori. Bisognerebbe porre un limite a tutto, un limite da non superare.
I danni emotivi e psicologici che i due minori potrebbero riscontrare non sono da sottovalutare. Necessario è anche e soprattutto redimere le controversie esistenti tra i due genitori per non rischiare di causare ansie, preoccupazioni e sofferenze dalle quali difficilmente i loro figli potranno risollevarsi.