Battipaglia discute in Consiglio Comunale la riduzione dell’indennità percepita da Assessori, Vicesindaco e Presidente del consiglio. La decisione è però rinviata
Si è tenuto ieri intorno alle 18:00 il nuovo Consiglio Comunale che vedeva almeno 14 punti all’ordine del giorno. Nel pomeriggio, però, l’unico punto effettivamente discusso è stato quello riguardante la riduzione dell’indennità percepita dagli assessori, vicesindaco e Presidente del Consiglio Comunale.
La mozione reca la firma del gruppo ormai di opposizione interno alle file della maggioranza e la minoranza ha più volte sottolineato il rischio che una spaccatura così critica comporta in una coalizione politica. Cappelli è il primo a prendere la parola sulla proposta. “Sono venuto a conoscenza dell’acquisto di una nuova auto blu” – dice – “e penso quindi che sia assurdo non votare una mozione del genere visti i costi aggiuntivi. Un fondo per il contrasto al disagio sociale gestito dalla sindaca sarebbe il minimo”.
Motta spalleggia il consigliere con un assist che tempo fa sarebbe sembrato surreale. “Questa battaglia era di D’Acampora già in tempi non sospetti.” – ci tiene però a precisare all’inizio del suo intervento – “Però visti gli accadimenti concordiamo sulla necessità di ridurre il costo della politica. La mozione è datata dicembre 2017, dovrebbe esser stata discussa già da tanto tempo. Sono curioso però di conoscere l’esito di questa votazione, considerato un rimpasto fra opposizioni e maggioranze che è ormai incomprensibile. Caro Cappelli, la tua colpa è quella di aver sottolineato le incongruenze di quest’amministrazione”, conclude.
A sostenere la maggioranza c’è il consigliere Bovi, che specifica che il gruppo “Con Cecilia” è contrario alla mozione. “Eticamente eravamo dello stesso avviso di questa mozione” – dice – “ma le cifre qui richiese sono esasperate. Dobbiamo avere rispetto del lavoro, anche se la politica è principalmente passione. Il lavoro deve essere retribuito, perché altrimenti si tratta di volontariato oppure dietro gli sforzi devono esserci secondi fini. L’amministrazione per funzionare ha bisogno di lavoro. Non mi sento di dire che gli assessori sono pagati il doppio del loro lavoro e questa mozione dice espressamente questo. Ricordate che è questo il messaggio che legittimate stasera con il vostro voto”
Mentre dalle file della maggioranza arrivano insinuazioni di strumentalità della mozione, Cappuccio incentra il suo intervento sui risparmi e su quei 150.000 Euro che una mozione del genere porterebbero nelle casse del Comune e D’Acampora risponde a chi sottolinea la sua contrarietà alla riduzione della somma percepita dai consiglieri comunali adducendo come motivazione il risparmio esiguo ed inutile che una mozione di quel tipo avrebbe portato.
Nel mezzo dell’accesa discussione, il consigliere Marino, uno dei firmatari della mozione, chiede il ritiro della richiesta e la sua rimodulazione con conseguente discussione in un nuovo consiglio comunale. A questo punto, da maggioranza e opposizione sono diverse le critiche sollevate al consigliere. “Dopo ore di discussione a discapito di punti molto più importanti ci chiedete il rinvio? E’ assurdo” – sostiene D’Acampora durante il suo intervento – “A ritirarla, poi, è uno dei firmatari e questo è secondo me un affronto ai consiglieri comunali e alla loro professionalità e pazienza”.
Cairone non risparmia i toni duri e parla di “immagine pessima” fornita dall’amministrazione comunale.
Il rinvio della discussione è stato approvato con 12 voti favorevoli e 8 contrari
L’intervento della sindaca
La sindaca Cecilia Francese ha risposto a tutti gli affondi arrivati dal consiglio, parlando di strumentalità di una mozione mirata a mortificare gli assessori. “Il lavoro dell’assessore è importante. Abbiamo scelto che fossero tecnici e la loro presenza è costante. Molti di loro hanno messo da parte le proprie professioni per questo ruolo ed io stessa li ho redarguiti. Il loro lavoro va riconosciuto. I costi reali sono in Consiglio Regionale e in Parlamento”. Sull’auto istituzionale, la sindaca dice: “La macchina di cui si parla è una modestissima Fiat. L’acquisto è risultata la soluzione più conveniente se confrontata al noleggio. Quest’amministrazione ha già ridotto il disavanzo di 5 milioni di Euro, quindi le scelte oculate le abbiamo fatte”.
La polemica Gioia-Longo
Grandi assenti della giornata sono l’Assessore Gioia e il consigliere Longo, protagonisti di una lunga discussione dai toni accesi sui social. Vicinanza è stato uno dei primi a porre l’accento su quanto accaduto negli scorsi giorni, definendo la discussione “vergognosa” per la città di Battipaglia. In quest’occasione, la sindaca ha redarguito il suo Assessore, ma lo ha difeso sulla questione caldaie che ha scatenato l’intera vicenda. “Il consigliere Motta non deve dirmi come devo comportarmi con i miei assessori” – dice poi – “Gioia ha sicuramente sbagliato a discutere in quel modo sui social, ma questo non autorizza nessuno a darmi lezioni di comportamento”.
L’errore nel ricorso contro il compostaggio
Sorprende invece lo spazio relativamente esiguo destinato alla questione riguardante il ricorso contro il sito di compostaggio in zona Stir. Vicinanza dichiara di non aver ricevuto della documentazione sugli incontri fatti dall’amministrazione a proposito, ma le risposte della sindaca sono tutte per il consigliere Cappelli. “Quando si chiede come mai Lullo sia divenuto avvocato dalla sua precedente mansione di vigile, mi domando come mai la stessa domanda non sia stata posta a tempo debito poiché si poteva. Lullo ha fatto una cosa gravissima, ma ha agito indipendentemente dalla politica. Abbiamo fatto una riunione per parlare di quanto è accaduto e il tutto è sfociato in un provvedimento disciplinare anche molto grave. La politica non sta a testa bassa”