Il Comune di Battipaglia festeggia i 90 anni. Per l’occasione è in programma un in incontro al liceo scientifico Medi
Il ventotto marzo di novanta anni fa iniziava l’avventura del Comune di Battipaglia. Il re Vittorio Emanuele III, sulla base della relazione predisposta da un giovane funzionario di Salerno, Alfonso Menna, decretava l’elevazione a Comune di Battipaglia.
La decisione si inseriva nella più ampia politica di autonomia e sviluppo rurale del regime fascista che determinò la nascita, tra le altre, di Littoria (Latina), Sabaudia, Mussolinia (Arborea) e di altri insediamenti abitativi. Il giovane Menna argomentava la propria richiesta, definendola una ineluttabile necessità, con l’esigenza di favorire e governare il processo di sviluppo della Piana del Sele, sottraendo vasti terreni dalla giurisdizione delle collinari e disinteressate Montecorvino Rovella ed Eboli. Il decreto del determinò la necessità di individuare un commissario per l’organizzazione della nascente macchina amministrativa.
La scelta cadde proprio su chi quel progetto lo aveva immaginato e perseguito con fervore, Alfonso Menna. Egli pertanto, nella duplice veste di promotore e costruttore dell’organizzazione comunale, deve essere considerato padre tra i padri della città.
A novanta anni dal 1929 Battipaglia, con il ciclo di manifestazioni “Battipaglia Novecento” onora tutti coloro i quali hanno contribuito e partecipato alla costruzione della storia e dei luoghi, a partire proprio da Alfonso Menna con la consegna ai nipoti di una targa celebrativa e di ringraziamento all’interno di una manifestazione organizzata con e per le scuole cittadine.
Il 29 maggio prossimo, alle 10.30, presso l’aula magna del liceo scientifico Medi, partner del progetto, si terrà un incontro per celebrare i primi novantanni della città, nel giorno in cui Menna iniziò la sua attività di primo commissario del Comune. Durante l’evento ai ragazzi sarà presentato tutto lo scenario in cui tali fatti maturarono e cosa successe dopo, nel periodo intercorrente tra il 1929 e 1946.
La scelta di organizzare la manifestazione indirizzandosi essenzialmente ai ragazzi risiede nella volontà di rivolgersi proprio alle future generazioni di cittadini per aiutarli ad acquisire consapevolezza dell’appartenenza al territorio, evidenziando i passaggi storici che hanno accompagnato l’evoluzione della città, da piccolo centro rurale a grande centro della Piana del Sele.
“Battipaglia Novecento”, contestualizza il ricorrente ciclo di celebrazioni “Avalanche”, giunto ormai al terzo anno di vita, rispetto ai novantanni della città e ai cinquanta anni dai fatti dell’aprile 1969. Uno spaccato della vita della città durante il secolo scorso.
Proprio la connotazione temporale ha suggerito di arricchire questa giornata con la proiezione del documentario “Senza Rossetto” un progetto Di Silvana Profeta ed Emanuela Mazzina che da qualche anno intervistano signore ultranovantenni (coetanee della città di Battipaglia) sull’acquisizione del diritto al voto nel 1946 e la conseguente transizione alla vita repubblicana. Uno spaccato dell’immaginario femminile a cavallo tra la guerra e l’affermazione della democrazia.
Un parallelismo reso ancora più forte dal tragico destino di Battipaglia in quegli anni, che va dalla nascita quale comune alla distruzione totale durante le operazioni belliche del settembre 1943, fino alla rinascita e all’approccio con la rivoluzione democratica. Il progetto/documentario nasce da una collaborazione tra regesta.exe, che sostiene anche il progetto nelle scuole di Battipaglia e l’AAMOD, l’archivio Audiovisivo del Movimento Democratico ed Operaio. L’archivio “Senza Rossetto è stato arricchito dalle interviste a Rosa e Gerardina Di Cunzolo di Battipaglia.
L’evento non esaurisce qui tutte le sue particolarità e ancora una volta ad essere protagonisti saranno i ragazzi. Da due anni è stata lanciata l’iniziativa di incontri nelle scuole sulla studio della storia attraverso le fonti documentali, coinvolgendo gli allievi nell’emersione della memoria nascosta, con racconti, interviste, foto e altro proveniente dalla sfera familiare. Il progetto partito in forma sperimentale grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo Gatto e regesta.exe nel 2017 ha goduto nel 2018 dell’apprezzamento della Regione Campania e della Comunità Europea attraverso il sostegno al progetto The house of rising memory proprio presso l’Istituto Gatto. Questa collaborazione fortemente sostenuta dalla dirigente dottoressa Celano è risultata determinante per la nascita del primo nucleo de ‘L’Archivio dei ragazzi” che il 29 maggio verrà quindi presentato e sarà disponibile sul sito www.avalancheday.org. L’archivio è frutto degli incontri nelle scuole cittadine che ha visto coinvolti esperti e testimoni e collaborazione come quella del MOA, dell’Archivio di Stato di Salerno, del CDEC, della pro loco Batti_la_Paglia, di altre associazioni e privati cittadini. I ragazzi sono stati coinvolti nella raccolta delle testimonianze dei genitori e dei nonni e durante la manifestazione sarà presentata una intervista realizzata al bisnonno da una allieva dell’Istituto Gatto.
Modera l’incontro Carlo Bruno, presidente associazione Mubat. Interverranno alla manifestazione:
· Dottoressa Silvana Rocco dirigente del Liceo Enrico Medi di Battipaglia.
· Dottoressa Cecilia Francese, Sindaca di Battipaglia.
· Dott. Giuseppe Menna, nipote di Alfonso Menna. Agli eredi verrà consegnata una targa celebrativa del novantesimo anniversario del mandato di primo commissario del comune di Battipaglia.
· Silvana Profeta, regista e autrice del documentario “Senza Rossetto”.
· Giovanni Bruno, storico e autore di “Acqua e terre” sull’evoluzione della Piana del Sele, esperto di valorizzazione di patrimoni culturali grazie alle nuove tecnologie digitale e presidente di regesta.exe, partner tecnologico del progetto e co-produttore di Senza Rossetto.
Saranno presentate le video interviste dei cittadini battipagliesi: Antonio Curcio, Rosa Alfano e Gerardina Di Cunzolo.
Mubat e progetto Avalanche
il progetto “Celebrazioni Avalanche” è una iniziativa promossa dall’associazione culturale Mu.Bat www.mubat.it nata proprio con lo scopo di ricordare il destino della città durante la principale operazione aeronavale nel mediterraneo della seconda guerra mondiale e pertanto se ne identifica completamente. Il ciclo prevede appuntamenti che si svolgono annualmente, tra Giugno e Settembre, a Battipaglia. Un progetto, capace di coniugare storia, arte, cultura e tecnologia e di mettere in campo una straordinaria sinergia tra pubblico e privato. Le idee e le progettualità di numerose associazioni culturali del territorio, di enti, privati e scuole, recepite dall’amministrazione comunale e dalla sindaca, Cecilia Francese, sono alla base di un progetto che permetterà di riscoprire e rivalutare l’identità storica di una città protagonista assoluta di una delle parentesi più tragiche e importanti della seconda Guerra Mondiale, l’Operazione Avalanche.
Il progetto prevede il ricordo e la celebrazione degli eventi più importanti della storia della città: il 21 giugno, primo bombardamento, il 9 settembre inizio delle ostilità ma anche episodi della storia più recente come la commemorazione del 9 aprile 1969 e delle vittime Carmine Citro e Teresa Ricciardi.
In particolare il 9 settembre Mubat organizza la rievocazione degli scontri sulle medesime spiagge del 1943 grazie alla collaborazione di associazioni di rievocazione specializzate.
Si tratta di un progetto molto articolato con grandi potenzialità che punta alla promozione culturale ma anche territoriale e che prevede la creazione di uno spazio virtuale. Questo spazio si basa su una piattaforma tecnologica made in Italy, xDams, leader nel suo settore, e prevede la nascita di un archivio digitale immaginato proprio per Battipaglia da regesta.exe che supporta l’iniziativa. L’archivio digitale, per ora archivio digitale dei ragazzi, si candida però, con l’aiuto di tutta la cittadinanza, a diventare il “deposito” della conoscenza della nostra storia. È un progetto “social” ma soprattutto sociale, all’avanguardia e sarà disponibile all’indirizzo www.mubat.it. Il proposito è quello di offrire uno strumento cloud alle scuole ma anche ad associazioni ed enti del territorio per salvaguardare la memoria collettiva con il contributo di tutti e con i più avanzati strumenti digitali disponibili».
Senza Rossetto
“Senza rossetto” www.senzarossetto.net è un lavoro di raccolta di testimonianze di donne che andarono a votare per la prima volta (senza rossetto sulle labbra, per non sporcare la scheda che doveva essere umettata e incollata, pena l’invalidazione) per le elezioni amministrative del marzo-aprile 1946 e successivamente, il 2 giugno 1946, per l’elezione di un’Assemblea costituente e la scelta della forma istituzionale dello Stato, se Repubblica o Monarchia. Il progetto vuole raccontare l’importanza simbolica e politica che il voto, vissuto come concessione o conquista o naturale conseguenza dei tempi, come diritto o dovere, ebbe sulla percezione di sé ed è costruito attraverso le storie personali ed intime di Elena, Marisa, delle gemelle Silvia e Monalda, di Luigina, di Angela e di altre ancora, volto a riattivare i ricordi sul passato e sul clima di un’epoca – la dittatura, la guerra, l’antifascismo, la libertà raggiunta – e ad innescare riflessioni sul presente e sul futuro che ancora le attende.