La prima cittadina di Battipaglia, Cecilia Francese, in occasione dell’8 marzo, ha inviato i suoi auguri a tutte le donne
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Con un messaggio pubblicato sulla homepage del suo sito ufficiale, e condiviso anche sul proprio profilo Facebook, la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, ha rivolto un sincero augurio a tutte le donne, in occasione della festività odierna dell’otto marzo.
Da sempre vicina al tema della parità dei diritti, la Sindaca del Comune della Piana del Sele, attraverso tale messaggio, ha voluto sottolineare e ribadire l’importanza della celebrazione odierna, soprattutto alla luce delle tante battaglie storiche atte ad affermare e garantire il principio dell’uguaglianza di genere.
Senza soffermarsi univocamente sull’aspetto storico, inoltre, Francese ha rivolto la propria attenzione anche all‘attualità che vede la percentuale di donne disoccupate estremamente elevata, soprattutto in Italia.
Accanto a questo preoccupante aspetto, impossibile non citare anche problematiche contingenti quali l’espulsione dal mercato del lavoro di molte donne se in stato di gravidanza (elemento divenuto “pericolosamente” discriminante) o, peggio ancora, la necessità – proprio da parte di queste ultime – di abbandonare il mondo del lavoro a causa della carenza assoluta di servizi.
Da qui, l’auspicio della Prima cittadina battipagliese di riuscire a muoversi, tutti insieme, verso un futuro senza differenze, ove a predominare sia un confronto libero e democratico.
Il messaggio della sindaca Cecilia Francese
“Buon 8 marzo a tutte le ragazze, a tutte le donne. Dietro questa data si nasconde il dolore, la discriminazione, lo sfruttamento.
La Giornata Internazionale della donna nasce come simbolo di una protesta ideale e morale che da intere generazioni le donne portano avanti con dignità e merito. Sono state e sono il simbolo della democrazia. Hanno lottato per la libertà diventando anche il simbolo della pace. Con loro si è parlato di parità di diritti, di voto e di affermazione del principio dell’uguaglianza di genere.
Protagoniste dei loro diritti, spesso vittime di una storia carnefice. La data dell’otto marzo nasce come giornata di ricordo di un evento drammatico e come protesta contro le condizioni di sfruttamento delle donne sul lavoro quelle motivazioni restano per intero alla luce degli ultimi dati statistici: le donne lavorano 39 ore in più all’anno rispetto agli uomini.
E’ come se il nostro anno durasse una settimana in più rispetto a quello degli uomini. Eppure la percentuale delle donne nei posti di vertice (in tutti i campi) rimane bassissima e l’Italia contribuisce ad abbassare quel rapporto. Rimane molto più alta di quella degli uomini la percentuale di donne disoccupate, ed anche in questo caso, l’Italia è il fanalino di coda.
L’Italia si caratterizza ancora per un altro drammatico fenomeno: non solo le donne ancora vengono espulse dal mercato del lavoro se sono in stato di gravidanza, ma in Italia spesso sono loro ad abbandonare per la carenza di servizi di supporto alla maternità con un aggravante territoriale: al Nord si va via dopo la terza gravidanza, al Sud spesso dopo la prima per la carenza assoluta di servizi.
Questa con voi è oggi la prima giornata proclamata dalla prima donna sindaca. Battipaglia ha dimostrato di non appartenere a quell’Europa che spesso ci vede fanalino di coda nell’espressione piena della parità dei diritti.
Vorrei augurare a tutte voi un futuro senza differenze, una realtà senza distinzioni che lasci spazio al confronto di idee libere ed uguali. Io assumo l’impegno di lavorare perché questa città diventi punto di riferimento per l’Italia intera sull’affermazione della parità di genere”.
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