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Battipaglia, dismissione patrimonio comunale: precisazioni dell’Amministrazione

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Battipaglia, dismissione patrimonio comunale: precisazioni dell’Amministrazione

In merito alle polemiche politiche scatenate dopo l’approvazione del riequilibrio di bilancio che prevede, tra l’altro, la dismissione del patrimonio comunale arrivano le precisazioni dell’Amministrazione comunale di Battipaglia guidata dal sindaco Cecilia Francese

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L’obbligo di alienazione dei beni immobili disponibili e non indispensabili del Comune di Battipaglia è contenuto nell’accordo sottoscritto dai Commissari Straordinari con il Ministero dell’Interno in sede di approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale dell’Ente.

La delibera della Commissione Straordinaria, adottata con i poteri del Consiglio comunale, numero 50/C del 17 giugno 2016 indica l’alienazione dei beni comunali come previsto dall’accordo di Riequilibrio e con la delibera numero 43/C del 3 giugno 2016 gli stessi Commissari Straordinari hanno individuato l’elenco dei beni da porre in vendita.

Il quadro si completa con la relazione del responsabile del servizio finanziario del Comune di Battipaglia datata 20 luglio 2016 che ha accompagnato il Riequilibrio di bilancio approvato poi dal Consiglio comunale. In quella relazione, firmata dal dirigente Giuseppe Ragone, si evidenzia che “La società Alba Srl deve dare concreta e urgente attuazione all’alienazione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili prevista con la delibera commissariale numero 43 del 3 giugno 2016. Attività assolutamente necessaria per assicurare il ripiano del disavanzo iscritto nel bilancio di previsione 2016/2018 poiché costituisce la leva primaria su cui si basa il riequilibrio”.

La stessa Corte dei Conti, sezione di controllo regionale per la Campania, fa esplicito riferimento alla necessità del piano di alienazione immobiliare e sollecita che ciò avvenga nel più breve tempo possibile.

Tra l’altro, per meglio valorizzare i beni in vendita, i Commissari Straordinari avevano previsto, come scrive la Corte dei Conti, “L’adesione al Fondo Patrimonio del Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine di una più incisiva valorizzazione dei beni comunali anche in vista della loro alienazione”.

Condizioni che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cecilia Francese ha già trovato in essere così come l’assegnazione in gestione della struttura Villa Maria; la vendita del Palazzetto dello Sport Bruno Zauli (manca la formalizzazione del contratto); l’affidamento in gestione della Villa Comunale di via Belvedere; l’affidamento da parte del comitato di gestione del Centro Sociale delle strutture teatrali di via Guicciardini.

«Siamo in questa condizione, purtroppo, gli immobili comunali devono essere messi in vendita – dice il sindaco Cecilia Francese – È una situazione che abbiamo ereditato e che non possiamo modificare. Da parte nostra faremo il possibile per tentare di modificare alcune impostazioni di bilancio e certamente faremo in modo che dall’alienazione dei beni comunali si tragga il maggior profitto possibile per la città di Battipaglia e per la salvaguardia del bilancio comunale».

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