Il Comitato “Battipaglia dice NO” ha deciso di non partecipare alla prima giornate ecologica che si terrà domani in città. Rifiutato l’invito della sindaca Cecilia Francese
Anche il Comitato ‘Battipaglia dice NO’ rifiuta l’invito dell’Amministrazione comunale retta dalla sindaca Cecilia Francese a partecipare domani, sabato 13 ottobre, alla ‘Prima Giornata Ecologica’ che si terrà in città: “Giornate di lotta e… “giornate ecologiche”. – scrivono dal Comitato – Era il 5 Ottobre del 2017 quando un folto gruppo di cittadini, guidato dal nostro Comitato “Battipaglia Dice NO!”, gridava a gran voce dall’ingresso del municipio “Dov’è il ricorso?”, invocando l’ormai celebre “atto comunale dimenticato”, mai espletato, contro la legge Regionale Campana sulla gestione dei rifiuti, da poco impugnata dallo Stato. Allora, si disse, fu colpa di un dirigente comunale, il quale, per questa gravissima colpa, fu addirittura “sospeso” per due giorni. E’ il 5 Ottobre del 2018, appena un anno dopo, quando i rappresentati del nostro Comitato, insieme agli associati di Legambiente, costituendosi in udienza al fianco di un libero cittadino che ha chiamato in giudizio lo Stir di Battipaglia e l’impianto di Compostaggio di Eboli a causa dei miasmi, hanno vinto una prima battaglia nella grande guerra di civiltà e di dignità che da quasi un anno e mezzo si porta avanti. Grazie agli avvocati Italo Carbone ed Antonietta Di Genova, rispettivamente in rappresentanza del circolo cittadino di Legambiente e del privato cittadino ricorrente, ed al supporto come informatori di rappresentanti del Comitato Battipaglia Dice NO, il giudice ci ha dato ragione nominando un CTU (consulente tecnico d’ufficio) che appuri le ragioni dei miasmi su Battipaglia, verificando alla presenza dei nostri consulenti il funzionamento degli impianti pubblici di trattamento rifiuti in città. Una prima battaglia vinta, in una guerra sempre più vasta e solitaria, che ci permetterà per la prima volta di entrare negli impianti oggetto di osservazione e di riscontrarne ogni criticità ed eventuale irregolarità presente (diritto finora concesso solo all’ARPAC). E mentre i liberi cittadini danno lezioni agli uffici su come ci si difende nei luoghi preposti, ed il Comitato e le Associazioni si stringono in un unico grande moto di lotta, l’assenza pesante risulta essere ancora quella dei nostri Amministratori che però, in piena cognizione di cosa è di loro competenza, lanciano la “Giornata Ecologica”, chiedendoci ancora una volta, come se fosse ancora il primo mese di insediamento, di scendere in strada a fare le “pulizie autunnali”. Noi non ci saremo! Per il rispetto e l’amore che abbiamo per la nostra città, e per la dignità che come persone e come Comitato vogliamo continuare a mantenere. Le giornate ecologiche sono ben altre e passano per gli atti concreti, i tavoli sostanziali e non formali, i legami istituzionali e le aule dei tribunali. Era l’ennesima occasione per decidere da che parte stare, voi avete scelto ancora una volta per la propaganda spicciola. Noi per la lotta, per il sacrificio, per le scelte significative e per la nostra salute. E se a distanza di un anno stiamo ancora a chiederci “Dov’è il ricorso?” è perché la domanda seria da porsi è “Dove siete voi?”!”Il