Battipaglia, il nuovo consiglio comunale: l’incendio alla Nappi e critiche a De Luca. Grandi assenti Tozzi e i suoi assessori
Battipaglia, il consiglio comunale convocato in data odierna ha avuto come tema principale di discussione l’incendio avvenuto in questi giorni all’azienda per il trattamento di rifiuti Nappi. Prima di affrontare la questione, però, tutti i consiglieri si sono uniti in un minuto di silenzio per ricordare la figura di Andrea Vicinanza, ex coordinatore della Protezione Civile locale scomparso poco tempo fa.
Il ricordo di Vicinanza e la Nappi Sud
Il primo a parlare è stato proprio il consigliere d’opposizione Gerardo Motta che ricorda Vicinanza come una persona che ha fatto tanto per la città. “Chiederei all’amministrazione di pensare di intitolargli qualche opera pubblica” dice. La sindaca Francese si unisce al ricordo dell’ex coordinatore della Protezione Civile: “chiederemo di fare qualcosa a riguardo” – ha dichiarato – “poiché le manifestazioni d’affetto della città suggeriscono quale persona speciale fosse”. Successivamente, la sindaca è passata alle comunicazioni, in particolare all’incendio doloso alla Nappi. “Sono due i capannoni della struttura che hanno preso fuoco: uno riguardava il trattamento del legno, mentre l’altro era dedicato agli uffici. Il fumo nero proveniva dal tetto della seconda struttura che bruciava. Fortunatamente non c’è stato altro. Ringrazio le forze dell’ordine e la protezione civile per quanto fatto. Noi, dal nostro canto, ci siamo adoperati con una comunicazione riguardante le norme da seguire per la popolazione in casi come questi. Quello che più preoccupa di questo avvenimento è la ricaduta sulla produzione agricola del nostro territorio: per questo chiediamo i dati Arpac nell’immediato”. Sulla natura del rogo, la Francese avanza ipotesi. “Pare che si sia trattato di un incendio doloso.” – ha spiegato – ” Non vogliamo che il nostro territorio sia teatro di battaglie fra coloro che controllano il trattamento dei rifiuti, per questo abbiamo fatto una lettera da mandare alla Regione e all’Anac per andare ad indagare oltre il semplice rogo. Ci stiamo adoperando anche per capire le possibili ricadute sulla salute. Renderemo tutto pubblico appena avremo dati certi. Per il momento abbiamo incontrato le associazioni cittadine e concordiamo tutti sulla necessità di controlli. Abbiamo intenzione di chiedere il coinvolgimento di ditte che non siano l’Arpac a causa di perplessità sollevate da alcuni sul suo operato. Sicuramente, le cose accadute rafforzano la scelta politica di una forte richiesta di alleggerimento del carico di rifiuti sul nostro territorio. Abbiamo chiuso negli ultimi tempi due strutture grazie ai controlli che sono stati portati avanti. Abbiamo chiesto a tutte le autorità indagini serrate e apriremo un confronto deciso con la Regione per tutelarci”.
Solidarietà agli imprenditori e l’attacco a De Luca sui rifiuti
Dall’opposizione, Gerardo Motta parla a favore degli imprenditori, in particolare rivolge un pensiero ai privati padroni degli stabilimenti bruciati. “Non possiamo non essere vicini a coloro che trattano i rifiuti e danno comunque lavoro ad almeno 400 dipendenti. Poi ci sono delle responsabilità oggettive da imputare alla Regione, all’ente e all’Arpac per quanto riguarda i controlli, ma vorrei che coloro che fanno i leoni al computer, capissero cosa significa mandare avanti un’azienda. Ho ricevuto chiamate di imprenditori i cui dipendenti sono intossicati da giorni per colpa dei fumi del rogo. Il problema non sono le aziende o i privati che le portano avanti: la vera questione riguarda le “decisioni dall’alto” che non sono mai davvero o completamente tali. In questa città, però, resta un male incurabile: l’invidia. Bisogna avere rispetto per un’azienda che è nel pieno di un’emergenza. Se poi qualcuno commette reato, paga. Il reato penale è personale”. Dalle file della maggioranza spicca la voce di Longo, in particolare il suo attacco al Governatore De Luca. “Appena insediato promise di distribuire equamente il problema dei rifiuti in tutte le aree geografiche del territorio, ma non lo ha fatto. Andrebbe commissariato dal governo nazionale.” – dice nel corso del suo intervento – ” questo accade per la logica di governo deluchiana: salvaguarda il proprio orticello e condanna la Piana del Sele per evitare che i problemi intacchino Salerno”.
A queste parole risponde il consigliere di opposizione Mirra, che invece imputa l’inizio del problema rifiuti al Piano Rastrelli. “La domanda a questo punto è per quale motivo a Battipaglia non si facciano i debiti controlli” domanda nei suoi sette minuti di intervento.
Le dimissioni di area Tozziana
Altra questione spinosa è quella delle dimissioni di assessori di area Tozziana: il tavolo della giunta è stato oggi deserto. Fa rumore dunque l’assenza del vicesindaco e degli assessori mancanti ed è Motta a farlo notare. “Quattro assessori sono andati via. Mentre noi ci domandiamo come faremo senza di loro, visto l’operato di questi mesi, ci viene anche da chiederci se siano stati mandati via o se abbiano lasciato prima che ciò accadesse. A questo punto, il patto nobile sembra più una divisione di poltrone che altro. Il vicesindaco è andato via e questo è gravissimo. Oggi abbiamo in discussione un punto che andava inserito in giunta, quello riguardante la videosorveglianza. La giunta, però, non c’è. Mi aspettavo almeno una spiegazione in merito e invece non abbiamo avuto neppure questo”. Romano, invece, dalle file della maggioranza, saluta i dimissionari, ringraziandoli per il lavoro svolto. “Non so cosa ci sia di nobile nel patto politico, ma di sicuro il lavoro di questi assessori lo è stato. I loro risultati saranno presto visibili”. Su Nappi fa appello alla magistratura: “Bisogna allontanare la camorra o anche solo il sospetto che possa essere coinvolta in cose di questo tipo” dice. E sempre di camorra parla il consigliere d’opposizione D’Acampora, che invece non crede nel coinvolgimento della criminalità organizzata. “Non ho mai creduto ci fosse camorra qui, neppure con la questione Santomauro. Se però ci sono sospetti del genere, perché non avere un ufficio atto a gestire il problema? Se non basta il solo ufficio ambiente, perché non cercare di gestire la cosa tramite uffici competenti? Dobbiamo agire con rigore per la città ed essere certosini nell’intervento. Quello che è visibile è che l’iter di tutte le cose non è fluido e così non lo sono neppure i controlli”. Sulla situazione politica, invece, D’Acampora dichiara di aver previsto molto prima ciò che sarebbe accaduto nel corso del governo.
L’ultima parola spetta alla sindaca, che torna sulla questione Nappi per rispondere proprio a D’Acampora. “Quello riguardante la camorra, attualmente è un timore” – specifica – “spetta sempre alla magistratura decidere e indagare. La preoccupazione è però lecita e ci ha portato a scrivere una lettera all’Anac”. Sulla questione politica, afferma: “voglio ringraziarli oltre ogni motivazione che ha portato al repentino abbandono di questi assessori. Hanno lavorato tanto e quello sulla videosorveglianza è un progetto che ha voluto prima Ugo Tozzi che voglio ringraziare pubblicamente. L’attacco sulle poltrone è sicuramente inutile: la politica evolve, non significa che fosse incentrata su interessi. Quest’amministrazione ha avuto per due anni la stessa giunta e penso sia un risultato. Agli assessori dico che spero di poter continuare a collaborare con loro nonostante tutto
Per quanto riguarda i punti all’ordine del giorno, c’è stata una significativa inversione degli argomenti di discussione proposta dal consigliere Mirra: prima fra tutte la questione videosorveglianza, nonostante fosse inizialmente previsto come primo punto quello sulle concessioni alla tesoreria.