Battipaglia, approvati durante l’ultimo consiglio comunale il Piano Triennale delle Opere Pubbliche e il Bilancio del 2017. Fortemente critica l’opposizione
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E’ di ieri l’ultimo consiglio comunale svoltosi al Palazzo di Città di Battipaglia. Questo, per l’importanza dei punti discussi, è stato infatti l’incontro più importante per l’amministrazione Francese che ha così potuto portare a casa l’approvazione del piano triennale opere pubbliche e il bilancio per l’anno 2017. I risultati, però, sono stati raggiunti non senza accese discussioni fra maggioranza e opposizione.
Assenza importante quella del consigliere d’opposizione Renato Vicinanza che è stato protagonista di un brutto incidente d’auto tra Olevano e Battipaglia. Fortunatamente le sue condizioni di salute sono buone nonostante gli siano stati prescritti 15 giorni di risposo.
Piano Triennale Opere Pubbliche
Sull’approvazione del Piano Triennale, infatti, non sono mancate le battute al veleno fra le due parti dell’assise. Secondo il consigliere d’opposizione D’Acampora il programma sarebbe stato infatti un’utopia. Anche Gerardo Motta sembra essere dello stesso avviso e chiosa: “Fare tante opere pubbliche con finanziamenti europei significherebbe eliminare una buona parte dei problemi di occupazione. Purtroppo questo non può avvenire e credo sia chiaro anche all’amministrazione”. A chi ha definito questo Piano Triennale un libro dei sogni, il consigliere Cappuccio risponde con l’espressione “libro dei bisogni”, che secondo la maggioranza è quella che meglio descrive le idee di opere pubbliche dell’amministrazione. “Abbiamo intercettato i bisogni della comunità e abbiamo razionalizzato i piani triennali che venivano dal passato.” – spiega Cappuccio – “Abbiamo infatti eliminato opere doppione che non ritenevamo necessarie. Questa stesura la facciamo in un momento delicato per la città, questo lo sappiamo. I vincoli posti dal bilancio non ci permettono un raggio d’azione così ampio. Sfido a trovare una qualsiasi amministrazione che riesce a realizzare tutto ciò che il piano triennale riporta, ma noi cercheremo di fare quanto più possiamo. I canali preferenziali sono istruzione, viabilità sostenibile e riqualificazione urbana”.
Mirra dall’opposizione si è trovato d’accordo sulla definizione di “libro dei bisogni”, ma non ha risparmiato critiche all’amministrazione. “Il problema” – dice infatti nel corso del suo intervento – “è come l’amministrazione pensa di poter soddisfare i bisogni scritti nel piano triennale, ci vogliono soluzioni reali. Si tratta per la maggior parte di opere dell’amministrazione precedente, il resto è tutto utopia. Certo io mi auguro che nel 2018 tutte le cose prefissate siano realizzate e nonostante siano stati presentati i bandi, penso che vederemo tutto traslare al 2019 e così via. Il bilancio è praticamente pari a quello che piano triennale annuncia, questo dimostra una scarsa concentrazione da parte dell’amministrazione comunale. Queste sono sì le idee che una città come Battipaglia deve voler realizzare, ma non è concreto il modo in cui si intende farlo“.
L’assessore Provenza, dall’altra parte, giustifica le scelte della maggioranza e chiarisce: “Per quanto riguarda la prima annualità è vero che 1.350.000 Euro è una cifra esigua, ma è quello che avevamo in cassa e quello che abbiamo ereditato. Sappiamo che per Battipaglia è una cifra irrisoria, ma è una cifra sicura a nostra disposizione. Per le annualità successive sono state inserite una serie di opere che ci piacerebbe realizzare. Per il resto, alcuni finanziamenti che l’opposizione ci ha segnalato sono già da destinare a opere che devono essere obbligatoriamente inserite nel piano triennale. Se non l’avessimo fatto saremmo andati in difficoltà, è questo il motivo per cui suddette opere sono riportate. Per la prima annualità è assicurata la copertura, per le altre abbiamo previsioni, ma noi speriamo di farcela. Non è l’amministrazione Francese che dal niente ha previsto un piano così corposo: l’amministrazione Santomauro infatti aveva previsto un piano di 120 milioni di Euro circa, le ultime due commissioni commissariali avevano previsto 96 milioni di euro. Noi abbiamo cercato di essere più concreti possibile, compatibilmente con le risorse disponibili“
Prima delle dichiarazioni di voto, anche la sindaca Cecilia Francese ha fatto il suo intervento, concentrandosi in particolare sulle condizioni di predissesto dell’Ente ereditate dall’amministrazione prima ancora di insediarsi. “La situazione ci impone addirittura di tenere le tasse al massimo senza possibilità di manovra. A chi ce lo chiede, non possiamo utilizzare i fondi destinati al PIU’ EUROPA per aggiustare le strade perché non sono fondi destinati a questo genere di opere. Il 97% delle entrate è già vincolato, questo è il motivo per cui non possiamo utilizzarlo. Abbiamo però la volontà ferrea di intervenire, vogliamo lavorare per intercettare fondi europei, che sono uno dei pochi modi che i comuni in Italia hanno per lavorare. Solo così possiamo pensare di realizzare opere pubbliche. Cercheremo di venire incontro ai bisogni della città”.
Il Piano Triennale Opere pubbliche viene approvato con 18 voti favorevoli e 4 voti contrari.
Approvazione Bilancio 2017
L’assessore Catarozzo ha spiegato nel dettaglio il Bilancio 2017 servendosi dell’ausilio di alcune slide. “Il bilancio ha un alto valore politico, ma purtroppo dobbiamo convivere con un disavanzo di 22 milioni di euro, frutto di una cattiva gestione delle precedenti amministrazioni. Questo ci impone una serie di obblighi. Il 96% delle entrate viene assorbito da spese obbligate. Queste spese che corrispondono a 37 milioni circa indicano quanto poco rimanga a disposizione dell’amministrazione per scelte politiche. Fra queste spese rientrano cose come quelle per il personale, quelle per lo smaltimento rifiuti e il contratto con Alba. Sono evidenti le notevoli difficoltà e noi ne eravamo al corrente. Abbiamo cercato di operare un miglioramento del bilancio oltre che di creare una prospettiva per accedere ad altri fondi di finanziamento e di ottimizzare ciò che abbiamo“. Sulle idee per migliorare il bilancio, la Catarozzo continua: “Per migliorare il bilancio abbiamo previsto una feroce lotta all’evasione e all’evasione sommersa per ottenere maggiori entrate. Ci siamo concentrati inoltre sulla lotta agli sprechi, che è presente in quasi tutti i bilanci. Alta inoltre è l’attenzione al costo dei servizi“.
L’opposizione ha giudicato il bilancio come “atto privo di identità politica”, ponendo l’accento sulla mancanza di intraprendenza e incisività della maggioranza. Il consigliere Longo, dall’altra parte, ha difeso l’operato dell’amministrazione asserendo l’impossibilità di definire questo bilancio il primo della nuova assise in quanto i movimenti politici sono stati molto limitati dalle situazioni già ereditate. Nonostante la linea di difesa seguita dal consigliere Longo, non mancano i consigli anche da parte di quest’ultimo che pone come condizioni fondamentali per un passo avanti dal punto di vista politico, il superamento della palude burocratica e azioni di coraggio che favoriscano le condizioni di sviluppo.
Importante nel corso del consiglio comunale anche la vicenda che vede protagonista il consigliere d’opposizione Gerardo Motta che ha visto respinti i 15 emendamenti da lui presentati per alcune inesattezze tecniche e per la mancata consegna degli stessi nei tempi stabiliti. L’ex candidato sindaco non molla e annuncia di voler rendere pubblici gli emendamenti per farli conoscere ai cittadini. “Questo bilancio è falso” – continua Motta nel suo intervento – ” Avevo presentato questi emendamenti perché sapevo cosa sarebbe successo. Volevo far notare alcune contraddizioni, ma sapevo che sarei stato ostacolato. Questa è ormai un’amministrazione di contabili che non sta facendo nulla di quello che è vicino alla gente”
L’ultimo intervento previsto è quello della sindaca che ancora torna a sottolineare l’importanza dell’approvazione del piano triennale e del bilancio. “Stiamo ragionando su un bilancio triennale.” – esordisce Cecilia Francese – “Questi però sono i veri strumenti della programmazione. Siamo partiti da una situazione che ci conferma che il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario. Il rendiconto del 2015, come sapete, si è chiuso con un disavanzo da più di 22 milioni di euro. Finalmente c’è un dato certo dal quale partiamo, anche se non è positivo e non ci sorprende. In tempi non sospetti abbiamo anticipato la cifra. Dissi che chiunque fosse diventato sindaco avrebbe dovuto governare in maniera ingessata. La sindaca adesso sono io e questo fa male al cuore, perché il bilancio è un atto politico di gestione della città e non poter agire fa male. Un’amministrazione che si muove nell’idea di governare una città come Battipaglia non può non voler mettere ordine nei conti. Lo abbiamo posto come priorità anche nel programma elettorale, saremmo poco seri se non lo facessimo. Questo è un compito non facile, considerando anche le ulteriori situazioni deficitarie. La questione che ci siamo posti è: abbiamo un’alternativa al dissesto finanziario? La soluzione c’è ed è una gestione attenta e intelligente dei conti che secondo noi è doverosa per la città. Questo bilancio è responsabile, checché ne dica l’opposizione. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutte le forze mosse dall’intenzione di cambiare la città. Questo è un momento importante per tutti noi”
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