A quattro giorni dall’approvazione del Codice Etico nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, a Battipaglia non accennano ad arrestarsi le polemiche in merito
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Che l’ultimo Consiglio Comunale di Battipaglia si fosse contraddistinto per un piano di lavori particolarmente dibattuto dalle forze di maggioranza ed opposizione, in merito ai ben diciassette punti all’ordine del giorno, non v’era dubbio alcuno.
Eppure, i toni quanto mai aspri fatti registrare nel corso dell’ultimo martedì (dal concitato faccia a faccia Francese-Motta sino ad arrivare all’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione) non sono stati smorzati nei giorni a seguire.
L’opposizione non ci sta e continua a ritenere irresponsabile l’atteggiamento dell’amministrazione Francese che, dal canto suo, va avanti compatta e determinata a riportare il comune capofila della Piana del Sele ad una situazione di normalità, miraggio questo da ormai troppi anni se si prende in considerazione il passato recente che tende a far rima con commissariamenti e amministrazioni sciolte per infiltrazioni camorristiche.
Materia del contendere, in questo caso, è stata la recente approvazione da parte della maggioranza del Codice Etico, ovvero, una carta che meglio specifica le regole di condotta e comportamento degli amministratori, norme queste finalizzate a rafforzare la legalità.
Nel corso dei lavori dell’ultimo Consiglio, al momento di discutere questo punto, Gerardo Motta, leader dell’opposizione, non aveva esitato a richiedere un’analisi più attenta del provvedimento di cui sopra, menzionando – a suo dire – numerose incoerenze tra l’operato dell’amministrazione battipagliese e l’essenza della mozione così come presentata.
A nulla, tuttavia, sono valse tali prese di posizione dal momento che la maggioranza ha approvato in blocco l’immediata esecutività della norma.
Le dichiarazioni di Alessio Cairone
Proprio in merito all’ultimo Consiglio Comunale e soprattutto all’approvazione del Codice Etico, abbiamo raccolto le dichiarazioni di Alessio Cairone, consigliere comunale dell’opposizione che ha così commentato quanto avvenuto in Aula Consiliare:
“E’ stato un Consiglio Comunale estremamente rumoroso e corposo, in cui sono passate in secondo piano alcune tematiche rilevanti.
Battipaglia oggi ha tanti problemi e numerose sarebbero le discussioni da fare in Consiglio, ma l’attuale maggioranza preferisce approvare un Codice Etico che è praticamente già stato violato.
Dal mio punto di vista, pur non avendolo votato, sono certo e fiero di essere eticamente inappuntabile e penso che gli atti e i fatti lo dimostrino pienamente”.
Il commento di Valerio Longo
Ben diversa la visione di Valerio Longo, capogruppo di Forza Italia che, in una lunga intervista concessaci, ha fatto il punto della situazione sottolineando l’incredibile sforzo profuso in questi mesi da parte dell’amministrazione guidata dalla sindaca Cecilia Francese:
“In primis, per quanto concerne le dichiarazioni di Cairone, ritengo che questi farebbe bene ad informarsi meglio in merito a ciò di cui stiamo parlando. Il Codice Etico è un provvedimento di misura nazionale che abbiamo fatto nostro in risposta ad istanze che ci imponevano di agire in questo senso.
Inoltre, ritengo questo un provvedimento quanto mai esemplare che risponde alle esigenze di garantire standard di buona politica in un Comune che, nel corso degli ultimi anni, ha vissuto pagine assolutamente deplorevoli in tal senso, passando da amministrazioni sciolte per rapporti con la criminalità organizzata a commissariamenti che altro non hanno procurato se non il continuo rimando a data da destinarsi di situazione che, se fossero state affrontate per tempo, non ci avrebbero condotto dove invece ci troviamo.
L’opposizione dovrebbe lavorare in maniera costruttiva e prestare attenzione a quanto questa amministrazione sta facendo, con i fatti, per rilanciare Battipaglia. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’inserimento nell’area di crisi industriale, gli otto milioni di euro recuperati attraverso il ricorso ai fondi del PIU Europa, il lavoro in termini di infrastrutture che stiamo portando avanti con dedizione, il rilancio della fascia costiera.
Questa amministrazione si sta impegnando in piena sinergia con i comuni limitrofi dacché riteniamo che, solo attraverso un lavoro di squadra, potremmo finalmente portare a casa risultati significativi.
Il rilancio di Battipaglia passa attraverso il rilancio della Piana del Sele, ma è altrettanto vero il contrario. Stiamo lavorando bene e su un territorio particolarmente esteso, non mi sembra un impegno di poco conto e continueremo a farlo perché crediamo nelle potenzialità della nostra terra. Riportare il bilancio di questa città sullo 0-0, dopo anni di brucianti delusioni, sarebbe un risultato notevole e il nostro lavoro è tutto in questo senso”.
Infine, sulla questione relativa al tanto discusso incontro di questa mattina organizzato dal gruppo di Forza Nuova presso il Salotto Comunale di Battipaglia (si erano registrate, a tal proposito, anche le aspre polemiche dell‘Anpi), con ospite il segretario nazionale Roberto Fiore, il capogruppo di Forza Italia risponde così:
“Forza Nuova è un movimento politico con pieno diritto di cittadinanza. Anche in questo caso, coloro i quali si sono sentiti in dovere di bollare immediatamente con espressioni antidemocratiche quello che sarebbe avvenuto presso il salotto comunale, lo hanno fatto, tra l’altro, poco informati sul tema dell’incontro.
L’immigrazione, infatti, è un argomento quanto mai delicato di cui stentiamo a renderci conto concretamente. L’Italia vive un periodo storico complesso ed io ritengo che non possa permettere a sé stessa di accollarsi i numeri di un esodo che definirei biblico. Occorre trovare delle risposte concrete e farlo in tempi ragionevoli. Parliamo di un problema non solo italiano, ma di matrice europea.
L’incontro organizzato dai rappresentanti di Forza Nuova, dunque, mi sembra assolutamente legittimo e trovo anzi sconfortante il fatto che in Italia ci sia questa campagna denigratoria nei confronti di un movimento politico come gli altri che combatte democraticamente per le sue idee.
Non è possibile che il diritto di parola sia concesso solo ai collettivi o ai partiti di sinistra. Questa direzione è estremamente pericolosa; in democrazia ognuno può esprimere liberamente la propria idea, poi saranno i cittadini a valutare. Impedire a qualcuno di parlare è la somma forma di antidemocrazia”.
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