Nell’ultimo Consiglio Comunale di quarantotto ore fa a tenere banco è stata la querelle relativa agli alloggi ex Iacp Futura di via Don Sturzo a Battipaglia
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Tra i diciassette punti all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Comunale di Battipaglia c’era anche quello relativo alla scottante questione degli alloggi ex Iacp Futura di via Don Sturzo.
Una controversia che nasce nel lontano 1998 (anno in cui le strutture sorgono in località Sant’Anna), allorché viene stabilito all’unanimità di localizzare proprio in via Don Sturzo un programma di esecutivo per edilizia agevolata.
Nella delibera si da atto che il procedimento per l’ intervento in zona Sant’Anna è regolare salvo che, poco dopo, la delibera in questione viene impugnata dalla signora Campione Enrica attraverso ricorso al TAR.
Il ricorso si focalizza sul vizio di legittimità e alla signora, nel corso degli anni, non viene dato avviso di procedimento legislativo.
Il confronto tra le due parti che stenta ad aver vita e porta, oggi, l’amministrazione cara alla sindaca Cecilia Francese a dover decidere come comportarsi in relazione ad una querelle resa ancor più scottante dal fatto che, nelle abitazioni in questione, risiedono – allo stato attuale – circa settanta famiglie.
A tal proposito, nell’ultima seduta comunale, l’amministrazione ha ritenuto di intervenire salvaguardando il diritto dei cittadini che hanno acquistato gli alloggi realizzati dalla società consortile Iacp Futura Srl.
Il contenzioso, come anticipato, riguardava il pagamento dei suoli al privato. Sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno annullato le procedure di esproprio avviate, dichiarando soccombente il Comune di Battipaglia.
Nella valutazione dei contrapposti interessi, il Consiglio ha ritenuto preminente l’interesse al mantenimento degli immobili costruiti dichiarando la pubblica utilità di quanto realizzato dalla Iacp Futura.
Conseguentemente, il Comune di Battipaglia ha dichiarato l’interesse ad acquisire i suoli su cui sorgono gli alloggi al patrimonio comunale. Questa decisione consentirà di non abbattere gli alloggi realizzati salvaguardando il diritto delle famiglie ad occupare gli alloggi acquistati.
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