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Bassolino ad Avellino: “Foti, ci rifletta e ritiri dimissioni”

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Bassolino ad Avellino: “Foti, ci rifletta e ritiri dimissioni”

Antonio Bassolino alla presentazione del libro di Peppino Di Iorio esorta Paolo Foti a ritirare le dimissioni

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L‘ex governatore della Regione Campania e sindaco di Napoli Antonio Bassolino era presente, giovedì pomeriggio, alla presentazione ad Avellino del libro di Peppino Di Iorio intitolato “Dalla parte delle cause perse – il Meridione, l’Irpinia, l’Irisbus”.

Con lui anche l’ex presidente della camera e segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti. Bertinotti, anche lui invitato alla presentazione del libro di Di Iorio, parla di crisi della politica e di Irisbus; dicendo: «la Fiat ha fatto la scelta di occuparsi di questo ramo in Francia. Ha usato, diventando una multinazionale, tutte le rendite di posizione che arrivano dalle politiche dei vari stati».

Le dichiarazioni di Bassolino interessano per lo più la provincia di Avellino e il candidato Paolo Foti. Infatti, il sindaco di Avellino Foti si è dimesso da sindaco di Avellino dopo aver perso le elezioni provinciali con il candidato di centro-destra Domenico Gambacorta (FI, Ncd).

bassolino

L’ex governatore della Regione Campania auspica, quindi, «che Foti ci rifletta e ritiri le dimissioni». «Foti non è stato sfiduciato dal consiglio comunale – continua Bassolino – bisogna stare attenti a non scaricare sulle istituzioni le vicende interne del Partito Democratico. Mi auguro che Foti, in piena autonomia e senza trattare con nessuno, ritiri le dimissioni».

Il libro di Peppino Di Iorio riapre la storia del Mezzogiorno d’Italia, che, secondo Bassolino è «una causa giusta anche se da troppo tempo il Sud è finito ai margini della politica italiana, sia di centro-destra e sia di centro-sinistra». Bassolino, infine, ricorda che la questione Mezzogiorno è stata sempre poco trattata, facendo eccezione a metà degli anni ’90; dove al governo c’era Romano Prodi. «Soltanto in quegli anni la crescita del Mezzogiorno è stata più alta della media del Paese. Ma per vent’anni, invece, il Sud è stato fermo in una nazione che non è andata avanti».