Il 29 ottobre a Baronissi si presenta “Di là del fiume. Il mio Afghanistan” del giornalista Lorenzo Peluso
I conflitti globali che innescano il fenomeno biblico delle migrazioni verso l’Europa. E’ questo il cuore del libro del giornalista Lorenzo Peluso, “Di là dal fiume. Il Mio Afghanistan” (Gagliardi editore) che sarà presentato al Museo Frac di Baronissi il 29 ottobre alle ore 18.30, nell’ambito della rassegna “I Venerdì del Libro”. Un tema quanto mai attuale.
Lorenzo Peluso per dieci anni è stato corrispondente per diverse testate in Afghanistan. Il 2021 è l’anno che segna la fine della missione internazionale della NATO, l’anno del ritiro delle truppe della coalizione, dopo vent’anni di attività militari e supporto alla popolazione locale.
“Di là dal fiume. Il Mio Afghanistan”, sono cento fotografie, ritratti di volti, espressioni, attimi di vita. Una raccolta di sensazioni. Una seria analisi anche del contesto attuale e sull’imminente futuro dell’Afghanistan che è ritornato ad essere da qualche settimana ostaggio nella morsa dei talebani. Un libro fotografico che vuole essere anche un tributo alle tante, troppe vittime in mimetica che in questi lunghi anni di guerra hanno lasciato le proprie vite in Afghanistan. In venti anni 2.400 soldati americani sono morti insieme a decine di migliaia di civili afghani. Cinquantatre i militari italiani morti in missione nel paese asiatico. Dal 2013 questa guerra a noi italiani è costata 8,5 miliardi; agli americani oltre 2 mila miliardi di dollari.
A dialogare con l’autore in occasione dei Venerdì del libro a Baronissi, la giornalista Ersilia Gillio. Interverranno il sindaco Gianfranco Valiante e l’assessore alla cultura Anna Petta.
Lorenzo Peluso è un giornalista professionista. Nasce a Sanza, un piccolo borgo del salernitano, nel dicembre del 1971. Dopo gli studi tecnici si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Salerno ed inizia a scrivere. Prima per il quotidiano Il Salernitano, poi per Il Roma. Infine per il Corriere del Mezzogiorno. Nel 2011 fonda il quotidiano online quasi mezzogiorno, di cui è direttore. Nel mentre collabora con alcune televisioni locali ed incontra il mondo della radio che segnerà un passo importante nella sua carriera. Tutt’oggi è giornalista a Radio Alfa, ma collabora anche con quotidiani nazionali Rcs, del gruppo Espresso e QN. Ha creato il blog OreDodici con migliaia di lettori.
Giornalista embedded dal 2010 ha realizzato reportage e corrispondenze dal Kosovo, dal Libano, dall’Iraq e dall’Afghanistan. Nel 2013 pubblica il saggio: Profumo e polvere di terra, Il Melograno editore. Nel 2016 pubblica il libro: As-salamu ‘alaykum, Graus edizioni. Nel 2019 pubblica il libro: I Giardini di Bagh-e Babur, Graus edizioni. Nel 2021 pubblica: I sogni di Rosemary, Gagliardi editore.
Vincitore del premio di giornalismo “Francesco Landolfo”, Napoli 2018;
premio di giornalismo “Giuseppe Ripa” San Martino Cilento 2017; menzione speciale giornalismo embedded, Teggiano 2015; premio nazionale di giornalismo Centro Studi Tegea 2013.