Il Partito della Rifondazione Comunista a nome di Nicola Comanzo, quale segretario e del Consigliere Francesco De Simone, ha voluto attaccare l’Amministrazione Moscatiello che nelle scorse settimane ha messo in evidenza i conti in ordine e la corretta gestione finanziaria da parte della giunta in carica.
Ma, l’accusa è rivolta al primo cittadino ed alla sua squadra, in quanto sembrerebbe che con la delibera di giunta n.94 del 20 maggio, riportando le parole del comunicato, la stessa amministrazione che si vantava di avere un avanzo di cassa e una sana gestione dei conti, è stata costretta ad ammettere debiti certi, liquidi ed esigibili per € 2.979.471,45. Per farvi fronte, evitando i decreti ingiuntivi da parte dei numerosi creditori che iniziano a fare pressioni, l’amministrazione in carica ha dovuto chiedere alla Cassa depositi e prestiti di finanziare il debito contratto da Moscatiello, pagando sullo stesso anche un tasso di interesse del 3,32% (costo che graverà sulle nostre tasche per i prossimi 30 anni).
Inoltre, recita il comunicato, con la delibera di giunta n. 88 del 16 maggio, sfacciatamente tentano di svendere la Farmacia comunale per fare cassa ed evitare il fallimento dell’Ente. Dal 1996 il Comune di Baronissi fa parte del Consorzio Farmaceutico Intercomunale; nel 2010 Moscatiello e i suoi decidono di uscire dallo stesso perché gestito dal centro sinistra; due anni dopo, decidono di rientrare perché la maggioranza ritorna ad essere di centro destra; oggi, alla luce di una serie di ricorsi amministrativi che vedono la maggioranza del Consiglio di amministrazione ritornata al centro sinistra, si inventano la necessità di vendere la farmacia di Baronissi per rispettare il patto di stabilità.
Questi gli episodi che il segretario ed il Consigliere comunale hanno voluto denunciare portandoli all’attenzione dei cittadini di Baronissi e dell’opinione pubblica.
Ci riserviamo di aggiornarvi in caso di novità in merito a tale situazione.