<<Si sta consumando l’ennesimo scippo di servizi sanitari nel Comune di Baronissi>> tuona Rifondazione che in una nota, critica duramente la decisione dell’Asl che con la delibera del 6 ottobre, ha scelto di spostare il 118 da Baronissi a Mercato San Severino. Nel provvedimento, a firma del dirigente dell’Azienda Sanitaria Antonio Squillante, non è però ancora menzionata la tempistica con la quale dovrebbe accadere ciò, ma rimane comunque una decisione scandalosa per il Partito di Rifondazione Comunista di Baronissi.
<<Ci sembra assurdo dotare un comune come Mercato San Severino di tre servizi pubblici sanitari (ospedale, guardia medica e 118) lasciando un altro senza nessun tipo di assistenza. Questa scelta risulta essere ancora più sconcertante perchè non segue ragioni di carattere economico, poichè lo stabile di Via Ferreria dove è ora ubicato il presidio 118 è di proprietà dell’Asl che non contrae nessun onere di spesa.>> Oneri che secondo il partito, lieviterebbero a dismisura nel caso si dovesse raggiungere un paziente da San Severino a Baronissi e trasportarlo all’Ospedale Fucito allungando così il percorso.
Oltre ai costi un altro fattore che crescerebbe è il disagio alla cittadinanza: <<vogliamo sottolineare come il trasferimento del 118 risulti essere veramente un danno per gli abitanti di Baronissi, poiché questa struttura esercita un ruolo strategico e di completezza della rete sanitaria, essendo dotato di due ambulanze (una con un medico a bordo) e delle operosità dei centralini che rispondono alle esigenze di migliaia di telefonate specialmente nei periodi di calura, in un comune in cui l’assistenza sanitaria risulta essere pari a zero.>>