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Baronissi, “Dritto al Cuore – Aperitivo solidale in FRaC”

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Baronissi, “Dritto al Cuore – Aperitivo solidale in FRaC”

Musica, arte e solidarietà a Baronissi con “Dritto al Cuore – Aperitivo solidale in FRaC”, in cartellone domenica 3 novembre dalle ore 19 al Museo FRaC

Dalla disperazione nasce una speranza. Ancora una volta Baronissi scende in campo per sostenere la ricerca scientifica con “Dritto al Cuore – Aperitivo solidale in FRaC”, in cartellone domenica 3 novembre dalle ore 19 al Museo FRaCFondo Regionale di Arte Contemporanea – di Baronissi.

Una serata-evento, tra musica, arte, solidarietà e condivisione per mantenere vivo il ricordo di Anna. Un’intuizione promossa da quattro amiche, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, in sinergia con l’Associazione Archeologando in Tour e con il patrocinio morale del Comune di Baronissi.

Nel corso della serata sarà possibile visitare la mostra in corso “Le Ore e il Tempo” accompagnati dal Direttore del Museo Prof. Massimo Bignardi. A fare da sottofondo, in una narrazione multiforme, la musica di Sasà Maddalena & Friends con i due giovani musicisti, Andrea Maddalena e Francesco Russo, in “Frammenti Musicali”. Aperitivo solidale rigorosamente plastic free.

“Abbiamo dedicato Dritto al Cuore alla nostra cara amica Anna – spiegano Francesca Pisano, Annarosa Pisano, Rita Caruso e Francesca Landi, tra le organizzatrici dell’evento –  e abbiamo pensato di riunirci e organizzarlo proprio al FRaC perché qui abbiamo trascorso un periodo bellissimo con lei, tra il 2014 e il 2015, in occasione della gestione degli eventi collaterali del museo a cura di Archeologando in Tour”.

L’evento è teso a promuovere la raccolta fondi per l’Associazione NB, con banchetti dedicati alle donazioni, così come è avvenuto in occasione del concorso fotografico di Overline Jam o con la vendita di uova di Pasqua la scorsa primavera.

“Anna amava fortemente questo luogo – insistono Francesca, Annarosa, Rita e Francesca – perché lei amava la bellezza. La bellezza dell’arte, la bellezza della vita. Momenti vissuti intensamente, aiutando nell’allestimento di mostre o organizzando eventi, che hanno fortificato la nostra amicizia. Anna sempre in prima fila, affinché tutto fosse perfetto. E noi, sue amiche, con questa serata vorremmo rivivere le emozioni di quel periodo che conserviamo gelosamente nel cuore. Perché non esiste separazione definitiva, finché esiste il ricordo. E il ricordo di Anna, del suo sorriso e della sua luce, vive ogni giorno con noi. Un’occasione per sentirla vicina e promuovere la ricerca”.

LA RICERCA E’ L’UNICA REALE SPERANZA DI VITA

Il Neuroblastoma è un tumore dell’infanzia molto aggressivo che si presenta nella maggior parte dei casi con metastasi allo scheletro e al midollo. Neuroblastoma e tumori cerebrali sono ritenuti le prime cause per malattia in età prescolare.

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, riconosciuta dal Ministero della Salute, è nata presso l’istituto “Gaslini” di Genova nel 1993 per volontà di un gruppo di genitori direttamente coinvolti e di oncologi che ne curano i figli ammalati. Ad oggi conta oltre 120mila sostenitori su tutto il territorio italiano.

Sin da allora la mission è sconfiggere il Neuroblastoma e i Tumori Solidi Pediatrici attraverso progetti di ricerca innovativi volti ad individuare nuove ed efficaci terapie e cure personalizzate. A tale scopo l’Associazione si occupa di: raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica sul Neuroblastoma e i Tumori Cerebrali Pediatrici; creare e mantenere una rete territoriale di interlocutori che promuovano la mission e favoriscano l’adesione alle attività e il loro sostegno; sostenere programmi cooperativi di attività clinica e scientifica; promuovere e coordinare l’attività di enti che abbiano scopi affini.

In tutti questi anni sono stati raccolti circa 18 milioni di euro che hanno consentito il sostegno di progetti di ricerca fondamentali e propedeutici ai risultati ottenuti nel corso degli anni, soprattutto cure sperimentali per i piccoli malati.

Grazie anche alle ricerche sostenute dall’Associazione, negli ultimi 20 anni si è passati dal 10% di sopravvivenza al 65% per i casi meno gravi. Purtroppo però per i casi più aggressivi, quelli con metastasi a scheletro e midollo, che sono i più frequenti, c’è ancora molta strada da fare: solo 1 bambino su 4 oggi sopravvive.

In 12 anni dall’avvio del “Progetto Pensiero”, rivolto ai tumori cerebrali infantili, si è riusciti a ridurre a zero l’errore alla diagnosi, inizialmente del 36%. Questo significa poter assicurare cure più tempestive, mirate ed efficaci.