Si è tenuto ieri il Consiglio comunale a Palazzo di Città alla presenza di tutti i membri delle istituzioni locali. Molti i temi trattati

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Si è svolto ieri, presso l’Aula Consiliare del Comune di Baronissi, il Consiglio comunale che ha visto presenza del sindaco Gianfranco Valiante e della reggente Amministrazione affiancata dai membri dell’opposizione eletti.

L’inizio dell’incontro, previsto per le ore 17.00, ha subito una ventina di minuti di ritardo per poi protrarsi ben oltre le ore 21.00 a causa degli innumerevoli punti del programma oggetto della discussione.

In apertura alcune dichiarazioni di rito del primo cittadino, che ha rivolto in primis un ringraziamento a tecnici, esperti e addetti della protezione civile “Per l’aver fronteggiato in modo impeccabile l’alluvione che ha colpito la città e le zone limitrofe lo scorso ottobre”, per poi soffermarsi sull’aggiornamento di alcuni lavori in corso di svolgimento, quali la bonifica della discarica in zona Cariti e la sistemazione della scuola elementare nel quartiere nuova Irno, la cui ultimazione è prevista per fine anno.

Dopo questa breve parentesi si è passati ad analizzare i vari punti all’ordine del giorno.

Buona parte del meeting è stata impegnata dalla presentazione dell’evento “Luci dell’Irno” a cui è seguita la richiesta di modifica del bilancio comunale per inserire le cifre da addebitare alla manifestazione, il cui costo si aggira intorno ai 250.000 € che, secondo il sindaco,“Costituiscono solo un tetto massimo prefissato dall’Amministrazione comunale che, a dispetto dello scorso anno, non ha intenzione di intervenire economicamente nel racimolare la somma desiderata derivante interamente da sponsor privati”.

Si è aperto un dibattito, caratterizzato a tratti anche da toni abbastanza accesi, e che ha visto protagonista l’ex sindaco, Giovanni Moscatiello, dimostratosi molto scettico su un progetto “In cui non è possibile fare concorrenza alla città di Salerno. Quegli stessi fondi – continua Moscatiello – potrebbero essere utilizzati per iniziative culturali o di qualità, come il finanziamento del Museo del Convento, o l’apertura della Villa Romana”.

Chiesta anche una maggiore trasparenza sulla provenienza dei fondi e ratificato il voto contrario alla proposta.

La discussione, proseguita a fasi alterne con invettive tra i vari schieramenti, si è conclusa con ulteriori brevi interventi dei presenti in sala, in cui si è sottolineato più volte il successo della scorsa edizione di “Luci dell’Irno” e la totale estraneità alla competizione con Salerno confermata anche dal sindaco che ha, inoltre, definito Baronissi “Una città ricca di moltissime potenzialità da sfruttare se ci s’inserisce sulla scia di ciò che accade nel comune capoluogo. Se un turista si reca a Salerno, perché non può trattenersi in zona se gli si offre un motivo valido per restare? Ne gioverebbero i commercianti e la vita pubblica notturna che al momento è inesistente”.

Il secondo tema importante toccato ha visto protagonista l‘approvazione di un sistema di agevolazioni per le fasce più deboli. A tal proposito il primo cittadino si è esposto direttamente affermando di aver raggiunto alcuni accordi con la Regione riguardo contributi alloggiativi e buoni lavoro per i meno abbienti.

Inoltre è al vaglio una proposta che permetterebbe ai bambini di utilizzare il servizio mensa, le palestre e i mezzi pubblici a spese del comune. Nel corso di questo ulteriore dibattito è stata anche chiesta una sollecitazione all’azienda della mobilità locale (CSTP) per aumentare le corse dei mezzi pubblici che raggiungono la cittadina nei weekend. Il tutto si è concluso con la lettura di un Regolamento che tutelerebbe le fasce più deboli, modificato in seduta tramite piccole correzioni apposte agli articoli 3 e 6 e approvate congiuntamente dalle varie fazioni.

In conclusione altri punti trattati punti trattati in modo più rapido, tra cui figurano: sollecitazioni al sindaco per la manutenzione stradale del Comune; approvazione della richiesta di sovrintendenza da parte del Giudice di Pace di Mercato San Severino ed esborso economico annuale di circa 8000 € per sostenere eventuali spese; elezione dei componenti di una Commissione culturale e naturale di esperti in materie quali beni culturali o storia dell’arte; ratifica di alcune sentenze contro il Comune relative a ricorsi o debiti contratti nell’ultimo periodo.

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