Si è svolta questa mattina presso i locali dell’ associazione Polis di Baronissi, una conferenza stampa espressamente voluta dall’ex sindaco Giovanni Moscatiello
Una conferenza, quella organizzata a Baronissi, resasi necessaria – come ha sottolineato Moscatiello – dopo i tristi fatti che hanno visto protagonista il consigliere Farina.
“Noi ribadiamo la volontà di allargare il fronte democratico di mobilitazione a tutte le forza: dalle forze culturali, agli studenti, ai lavoratori, ai sindacati, a tutte le associazioni, a tutti i partiti. Alle provocazioni di terrorismo noi rispondiamo così, come siamo stati abituati. Cercando di allargare il fronte più possibile per combattere questi tentativi di intimidazione.
Il sindaco ha aggettivato il responsabile del gesto come un ‘idiota’. Gli idioti, però, sono anche quelli che mettono le bombe. Quindi si deve capire di che tipo di idiota si sta parlando. Di certo ci hanno fatto piacere le tante dichiarazioni di solidarietà, perché la politica non può essere intesa sempre come un ring di pugilato.”
Le proposte di Moscatiello
“Ci sono numerosi fondi per la sicurezza, a partire dal PON sicurezza del Ministero degli Interni che stanno già utilizzando i comuni di Salerno, Pontecagnano, Fisciano, Battipaglia, al fine di avere un maggiore e migliore controllo sul territorio. Non si comprende perché il delegato a questa materia abbia rinunciato a suddetta delega.”
La seconda proposta dell’ex sindaco è quella dell’istituzione di una commissione a cui deve far parte un responsabile del Prefetto di Salerno e un rappresentanza della minoranza e della maggioranza. Tale commissione ha il compito di riportare eventuali fatti sensibili all’autorità anti-corruzione.
Terzo punto su cui Moscatiello si è espresso è quello che riguarda l’accoglienza dei migranti. “Tutti i servizi che riguardano l’accoglienza dei migranti sono oggi oggetto di particolare attenzione della ‘ndrangheta e della camorra. Abbiamo deciso all’unanimità di ospitare 53 migranti, e non ne arriveranno più.”
Quarta proposta: “Io vorrei che il comitato per la legalità si dia un po’ più da fare. Va riavviato.”
I consiglieri Ingino e Landi
“In questi casi non ci sono partiti, la sicurezza è un tema che non vede colori politici – così esordisce il consigliere di Baronissi Sabatino Ingino. Ciò che ci preoccupa e che abbiamo già affermato è che non è la prima volta, non si tratta di un caso isolato. Ci sono stati casi gravi, come quanto accaduto all’assessore Migliore. Ed è quindi inverosimile che una parte della maggioranza faccia finta di nulla. Questa manifestazione di piazza doveva essere posta in essere dallo stesso sindaco qualche giorno dopo, informando tutte la parti. Questo è un segnale che ci preoccupa molto: mettere a tacere tutto ciò che intacca l’immagine del comune.”
“È importante coinvolgere tutte le forze in questa battaglia, è un dovere istituzionale – esordisce il consigliere Giovanni Landi. Rimarco però un aspetto: quello volto a minimizzare. Questo atteggiamento non crea le condizioni necessarie affinché chi è preposto dia importanza al problema. Minimizzare dà spazio alle organizzazioni criminali e non a chi vive il territorio. Chi lo vive ha la sensazione che tutto scivoli senza particolare pericolosità e quindi lascia spazio alle forze criminali. Da qui dobbiamo capire come fare leva sulla sensibilità della comunità.”
La chiusura dell’ex sindaco di Baronissi
“Il messaggio che questa conferenza vuole dare è affermare il fatto che noi siamo persone democratiche, abituate ad una politica che forse non c’è nemmeno più. Speriamo che ci sia un fronte più vasto possibile. Però, se malauguratamente questo non dovesse accadere, noi abbiamo la forza e le idee per far sì che su questa vicenda si faccia luce. Su queste situazioni non si scherza, perché in questo modo noi immettiamo un virus in questa comunità e, una volta che il virus è circolato…
Noi questo non lo consentiremo. Noi andremo dai massimi vertici, perché su questa vicenda noi vogliamo sapere la verità e che ci sia la massima attenzione su tutti i fatti che vedono al centro la camorra. Perché se quest’ultima riuscisse ad avere la proprietà pubblica di un bene, vuol dire che ci sono dei seri e concreti problemi. Saremo attenti anche noi.”
Le dichiarazioni del consigliere Tony Siniscalco post-conferenza
“Sono rammaricato di non aver potuto prendere parte alla conferenza stampa di stamattina dal gruppo consiliare che fa capo al consigliere Giovanni Moscatiello. Un incontro a cui sono stato invitato a dimostrazione che quando si parla di sicurezza non esistono steccati politici. Ribadisco, perciò, il mio appoggio alle iniziative che verranno messe in campo per assicurare ai cittadini maggiore sicurezza che possa trasmette più serenità.
Inoltre, colgo l’occasione per lanciare una proposta che ritengo, non solo importante, ma anche fattibile. Ebbene, nonostante il grande e solerte lavoro dei nostri carabinieri, a cui va la nostra stima ed il ringraziamento per l’impegno profuso a tutela del territorio, purtroppo nelle ore notturne diminuiscono le pattuglie in servizio, ciò perché molte stazioni dell’Arma dislocate nei Comuni della valle dell’Irno di notte chiudono, lasciando l’arduo compito ai militari della compagnia di Mercato San Severino. Dunque, poiché sul territorio abbiamo già presente un posto di polizia di Stato, che attualmente serve l’università, perché allora non ampliare le loro competenze? Di giorno a tutela dei campus e la notte a supporto delle altre forze dell’ordine? Un lavoro univoco e condiviso per la sicurezza dell’intera comunità della valle dell’Irno. Auspichiamo che il sindaco Valiante si faccia portavoce presso gli organi preposti perché questa proposta diventi realtà.
Un articolo a cura di Ivan Galluzzi e Francesco Celetta