Presso il D’Bar di Baronissi ci sarà un evento che riguarderà la cosiddetta “autonomia differenziata”, con l’obiettivo di informare e combattere
Il prossimo giovedi 28 marzo alle ore 17.30 al D’Bar di Baronissi si terrà una iniziativa sul tema della cosiddetta Autonomia Differenziata. Una questione di straordinaria importanza per il futuro stesso del nostro Paese ma che purtroppo è sconosciuto ai più.
Infatti l’autonomia differenziata punta a distruggere l’unità nazionale e i principi di uguaglianza e universalità dei diritti sanciti dalla Costituzione. Una secessione dei ricchi che va fermata con una incisiva campagna nel Paese e in Parlamento.
È questo il senso di un appello che ha registrato una forte determinazione e spinta stimolante del nostro partito a livello nazionale, lanciato dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, un cartello di forze politiche, sociali e sindacali, contro il progetto promosso da governo e alcune Regioni.
A partire da questo appello nazionale che tra l’altro mette in risalto la necessità che il Parlamento deve essere protagonista, imponendo modifiche indispensabili per garantire che sanità, istruzione, tutela dell’ambiente e del lavoro (giusto per citare solo alcune delle 23 materie su cui le regioni della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna vorrebbero la loro totale “sovranità”), abbiano risorse e diritti uguali per tutti i cittadini italiani in qualunque parte del nostro territorio nazionale.
Partendo da queste considerazioni svilupperemo il confronto con dirigenti locali, regionali e nazionali del Anaao (il sindacato dei medici ospedalieri) e con la segretaria generale provinciale della FLC-CGIL, Clara Lo Domini.
I due settori, sanità e istruzione insieme al lavoro e alla formazione professionale, che più saranno colpiti da questa nefasta secessione voluta dalla Lega con il silente avallo dei 5 Stelle.
Oltre a loro interverranno i consiglieri provinciale e comunale, Santoro e Lambiase, il costituzionalista Marco Galdi dell’università di Salerno nonché coordinatore provinciale di “Città in Comune” e infine la compagna Loredana Marino, segretaria provinciale e membro della segreteria nazionale del PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA, per le conclusioni.