Dal 29 Giugno, al FraC di Baronissi, la mostra “Ugo Cordasco places waiting”: aperta fino al 19 Settembre
Martedì 29 giugno alle ore 19 viene presentata al pubblico la mostra UGO CORDASCO places waiting.
Dopo il vernissage virtuale dello scorso novembre, in risposta alle chiusure determinate dal Covid-19 nel tentativo di mantenere attivo il dialogo con il pubblico del Museo, l’esposizione, allestita all’interno delle sale della Galleria dei Frati, sarà finalmente inaugurata in presenza dal sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante e dal direttore artistico Massimo Bignardi, e sarà aperta al pubblico dal 29 giugno al 19 settembre 2021.
La mostra propone quaranta sculture realizzate dal giovane artista campano in quest’ultimo decennio. Si tratta di sculture in ferro dall’articolata struttura geometrica, cariche di tensioni e al tempo stesso di dinamismo. “È importante – osserva Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi – che unitamente alla cura dei cittadini, al sostegno e al rilancio dell’economia, vi sia attenzione alla cultura. La mostra dedicata ad Ugo Cordasco, questa volta in presenza, testimonia la ferma volontà dell’Amministrazione comunale di non derogare all’impegno preso con quanto avviene, sul piano culturale, nella nostra realtà. Dopo lo straordinario successo di presenze registrato dalla mostra dedicata a Daniel Spoerri, che ha inaugurato la nuova stagione espositiva del nostro Museo, proseguire adesso con la mostra di un giovane artista è il segno di una speranza che noi tutti sentiamo forte”.
“Il dato preminente, che caratterizza le esperienze condotte da Ugo Cordasco in questi ultimi anni – rileva Massimo Bignardi nel testo al catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – è la necessità di far emergere dalla scultura un dettato costruttivo che tiene insieme sia la composizione e il suo articolarsi nella dimensione spaziale, sia il suo spingersi nell’anima dei luoghi, nel vitalismo della realtà. Parafrasando quanto scriveva Pavel Florenskij, a proposito della costruzione e della composizione, possiamo osservare che la prima è per il giovane artista campano “ciò che la realtà vuole dall’opera” e la seconda ciò che egli vuole “dalla sua opera”. In fondo, il procedere per piani saldati tra loro, seguendo un reticolo geometrico, lascia intendere quanto il progetto abbia la priorità nel suo operare da faber, da creativo, che della saldatura ad arco ne ha fatto un linguaggio personale, senza cedere alla suggestione dell’assemblare oggetti con il valore di ‘corpi’ posti nel registro di un segno astratto”.
La mostra resterà aperta fino al 19 settembre.
L’identikit
Ugo Cordasco è nato a Sarno nel 1964. Laureatosi nel 1992, con Nicola Pagliara, discutendo una tesi in Progettazione Architettonica all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nel 1999 consegue il diploma di specializzazione post-laurea, nello stesso Ateneo, in disegno industriale con Riccardo Dalisi ed Ermanno Guida. Partecipa a diversi concorsi di design, quali il concorso indetto dalla Fiat auto, classificatosi terzo. Nella motivazione della giuria, presieduta da Gillo Dorfles, si legge: “per la semplicità dell’impianto generale e per la trasformabilità leggera e chiara dell’auto”. Dopo una prima esperienza come direttore di cantiere nella realizzazione della Facoltà di Farmacia nel Campus di Fisciano dell’Università di Salerno, apre un studio professionale a Sarno, dove inizia a lavorare principalmente per una committenza privata nell’ambito della residenza e delle attività commerciali. Nel contempo partecipa a diversi concorsi di idee con la pubblicazione di alcuni progetti di architettura. Recensendo il lavoro di questi anni, Riccardo Dalisi, scrive: “Riflessioni, tentativi di puro inizio in più di un caso sono apparsi rivelatori accrescendo quel grado di suggestione che ogni lavoro e ogni opera d’arte deve possedere”. Dopo venti anni di libera professione e diverse esperienze da designer, approda alla scultura per una forte necessità d’identità esistenziale. Il mestiere di architetto, relazionato ad un contesto troppo difficile e riduttivo rispetto ai temi e ai problemi sociali che ci circondano, appare all’artista riduttivo rispetto ai temi e ai linguaggi della società affacciatasi al nuovo millennio. Nel 2010 è prima presenza espositiva in occasione della mostra “Opera prima” allestita nelle Sale del Bramante a Roma, alla quale farà seguito l’invito, nello stesso anno a “stARTup”, rassegna internazionale di artisti emergenti tenutasi a Verona. Del 2012 è la prima personale, promossa dalla Galleria Pagea Art di Angri e presentata da Riccardo Dalisi; seguiranno poi, nel 2013, quella allestita nelle sale del Comune di Sarno e nello spazio Civico 141 di Scafati. Nello stesso anno è invitato, selezionato da Giorgio Di Genova, al 40° Premio Sulmona, mentre nel 2014 è presente alla mostra “Icone”, tenutasi al Museo FRaC, Baronissi.