Un messaggio all’inizio del concerto, definito “Protocollo Terrone” ha annunciato le modalità per seguire il concerto: ballare, battere le mani, bere birra (sempre responsabilmente) e divertirsi. Infatti lo spettacolo offerto dai Molotov, che ha coinvolto in pieno il pubblico invitandolo a scatenarsi sotto al palco, è stato, in tutto e per tutto all’insegna delle danze.

La band irpina ha suonato, con tammorre, tamburi battenti e chitarre acustiche, le canzoni tipiche delle  tradizione del sud Italia e specialmente quella campana. Il loro sound è stato arricchito con il suono di chitarra elettrica che dava un tocco in più alla loro esibizione, e l’effetto è assicurato. Abbiamo avuto modo di ascoltare classici come “Tammuriata nera” “Briganti se more” “Malarazza”, e tanti altri brani tra pizzica salentina e tarantelle calabresi. I ragazzi, simpatici, affabili e divertenti hanno offerto uno spettacolo coinvolgente che ha travolto davvero tutti, dai ragazzi fino alle famiglie e persino i bambini e tutti si sono scatenati al suono della tammorra.

Nei prossimi giorni saranno pubblicate tutte le interviste dell’ultima sera, mi raccomando continuate a seguirci.