La rassegna di letteratura noir “Le notti di Barliario” ha concluso ieri sera l’edizione 2016 con i libri di Cinzia Giorgio e Roberto Costantini
[ads1] Barliario e le sue notti di letteratura noir concludono l’edizione del 2016. Promossa dall’associazione Porto delle Nebbie, questa rassegna ha aperto le porte a diversi scrittori ed opere di genere giallo, noir e mistero in genere.
Hanno avuto massiccia e gradita partecipazione anche gli studenti dei Licei Tasso e De Sanctis, per una rassegna che ha voluto esaltare il legame tra giallo e realtà; ovvero quanto questo genere attinga alla cronaca e la renda più plausibile.
Ieri sera, ultimo appuntamento, è stata la volta del libro di Cinzia Giorgio, “Storia Pettegola d’Italia” e quello di Roberto Costantino “La moglie perfetta”.
La Giorgio, ricercatrice di Storia Moderna relativa alla figura femminile, propone un romanzo storico che racconta di fatti di sangue, facendo un excursus storico che si snoda attraverso il veicolo del pettegolezzo, dai tempi degli antichi romani fino ai nostri giorni, e sdogana il luogo comune secondo cui “il pettegolezzo è donna”: esso è da sempre circolato soprattutto in ambito maschile.
“Il pettegolezzo”, spiega la scrittrice, “può essere una fonte che alimenta qualsiasi altro ambito”, e lo dice riferendosi al suo precedente volume “Storia erotica d’Italia”, in cui i fatti licenziosi venivano appunto fomentati da questo potente mezzo.
Di esso troviamo addirittura tracce nella Divina Commedia, e risale a personaggi storici ed artisti dal Medioevo fino al Rinascimento.
“Oggi, con l’avvento di internet e dei social, il pettegolezzo viene amplificato ulteriormente”.
Se il taglio della presentazione del libro “Storia Pettegola d’Italia” è risultato essere molto ironico, anche a causa del tema del libro, che facilmente si presta – le chiacchiere -, la presentazione di “La moglie perfetta” ha avuto un esito più analitico, introspettivo al libro, a tratti purtroppo pedissequo, svelando piccoli particolari che in un giallo dovrebbero essere letti a foraggiare la classica domanda “…e ora?”.
Introdotto dalla battuta facile che la moglie perfetta non esiste, quanto il marito perfetto e il matrimonio perfetto, il protagonista del libro è stato definito “politicamente scorretto” a “sdoganamento di una generazione”: Roberto Costantini ha chiaramente spiegato di aver cercato un personaggio odiabile, con spiccate sfumature di detestabilità.
La trama gioca tra le bugie che, trasposto dal microcosmo del personale al macro della società, diventano finzioni, apparenze: una trama cesellata tra apparenze borghesi e scelte discutibili del personaggio principale a perseguimento di un’indiscutibile giustizia.
Per questo il lettore sarà intensamente stimolato ad interagire emotivamente con il personaggio: in questo senso, “La moglie perfetta” pare essere un giallo che affascina perché dialoga con la mente e l’emotività del lettore.
The Black Monday, location di quest’ultimo incontro, è un locale di cui innamorarsi, eccellente tanto nel gusto d’arredo – adeguato contesto ad un evento culturale a degustazione di gialli e noir – quanto nel servizio.
Le Notti di Barliario 2016, che è attualmente un evento unico nel suo genere nel Meridione, è stato mortificato forse dallo schema piuttosto accademico e unidirezionale della classica presentazione del libro. Inoltre, una tale disposizione dei posti a sedere, nonostante la particolare bellezza del locale, non ne ha valorizzato la matrice innovativa.
A cura di Grazia De Gennaro e Gerardo Stromillo [ads2]