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Bari-Cavese, Campilongo: “Segnali di crescita, voglio una grande partita”

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Bari-Cavese, Campilongo: “Segnali di crescita, voglio una grande partita”
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Salvatore Campilongo presenta la partita tra Bari-Cavese: “Mi aspetto una crescita su tutti i fronti. Loro grande squadra ma nessuna paura”

Vigilia di Bari-Cavese: il tecnico dei metelliani, Salvatore Campilongo, ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-gara. Il mister però domani non sarà in panchina contro i pugliesi, dopo lo stop di un turno imposto dal Giudice Sportivo per l’allontanamento durante l’ultimo match contro l’Avellino.

Campilongo ha presentato così il match: “Mi aspetto una squadra in crescita sotto l’aspetto mentale e fisico, ma soprattutto dal punto di vista tattico. Questa è stata una settimana ‘tipo’, venivamo da tre partite in pochi giorni più il viaggio a Catania, abbiamo lavorato con grande serenità e messo a posto molte cose, dunque mi aspetto buone risposte“.

Sulla preparazione: “Non voglio fare polemica ma penso che nei confronti di Emilio (Salsano, ndr) ci sono state critiche troppo eccessive. Quando si preparano gli allenamenti durante la settimana, si fanno insieme all’allenatore, ovvero il capo di tutto, quindi il tutto va concordato con lo staff e non si deve puntare il dito contro il preparatore. Secondo me sono state eccessive le critiche nei confronti del ragazzo, anche perché non si scende in campo solo con l’atletica ma con il pallone, il vero attrezzo”.

Capitolo terzini: “Matino ha recuperato e sta bene, i ragazzi che abbiamo sono giocatori di ruolo che nel loro DNA hanno forza e gamba, che sia destro o sinistro. Però quando si è giovani si cresce nel complesso mentre quando vanno male i risultati è su di loro che viene puntato il dito, anche perché sono i primi ad andare in difficoltà. Questa squadra sta crescendo, non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche i ragazzi, dal punto di vista tattico e mentale. In futuro, ci saranno anche loro in squadra, tutti si allenano con serietà e con voglia”.

Sul Bari: “Dobbiamo fare una grande partita senza pensare chi è l’avversario. Noi li rispettiamo, giocatori, allenatore e blasone ma siamo la Cavese e ci andremo a giocare la partita con le nostre armi a disposizione, ovvero cattiveria, organizzazione e corsa”.

Pressioni a giocare al San Nicola? Campilongo risponde così: “No, deve essere uno stimolo per i calciatori giocare in uno stadio così grande. Anche io a 58 anni avrei voglia di scendere in campo per giocare una partita del genere. Al San Nicola hanno calcato il terreno tantissimi calciatori e per noi deve essere uno stimolo in più e fare una grande prestazione”

Sull’ultimo arrivato Sandomenico: “Deve lavorare. Secondo me non ha fatto una grande preparazione, ha lavorato con l’Equipe Campania ma ha soltanto giocato e fatto pochi allenamenti. Nonostante ciò è un ragazzo che ha voglia, si impegna e deve soltanto trovare la condizione giusta per darci una mano”.