Baronissi, si avvicina il giorno del ballottaggio. La sfida Moscatiello Valiante accende la città
Chi vincerà, il lupo nero o la lepre bianca? Chi la spunterà, il tiranno che spadroneggia da venti anni o il politico che non sa nulla di Baronissi? La Città freme, perché questa è stata una tornata elettorale molto particolare, esaltante, vissuta. A metà strada tra la tradizione ed il 2.0. La macchina con l’altoparlante e Facebook, il comizio anni 60’ e l’hashtag. E freme anche perché può segnare un punto di svolta per la storia politica di Baronissi. Giovanni Moscatiello, sindaco uscente, rappresenta un percorso iniziato venti anni fa, che lo vede candidato per la quinta volta e che nei tre mandati svolti ha composto i suoi governi con diversi attori. Gianfranco Valiante, consigliere regionale, esprime l’alternativa, il nome nuovo dietro al quale si è coalizzato il PD ed altre espressioni di centro-sinistra presenti sul territorio. Distanza risicata tra i due, al primo turno appena 115 voti a favore di Valiante.
Unico precedente di ballottaggio a Baronissi, nel 2003, quando Franco Cosimato vinse su Pasquale Cavaliere; a sfidarsi erano due coalizioni di centro-sinistra. Ebbene, quasi due mesi di incontri, dibattiti, comizi, polemiche e sfottò ed ancora programmi, promesse, accordi, ospiti e chi più ne ha più ne metta. Un periodo nel quale la Città ha risposto presente, vivendo le strade ed i comitati, animando i confronti e le discussioni, a volte esasperando certo, ma comunque mostrando interesse alla politica e partecipazione legata al territorio.
Dagli altri due candidati, esclusi al primo turno, posizioni differenti. Gennaro Esposito ha pubblicamente “scelto di sostenere Gianfranco Valiante nell’interesse esclusivo della comunità di Baronissi”. Giuseppe Sabatino, invece, ha voluto astenersi, preferendo “i cittadini onesti e liberi agli accordi di potere con la destra”.
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Tant’è, ma secondo chi scrive, non saranno partiti, movimenti o ideologie a muovere i voti da una parte o dall’altra. Il cittadino deve esprimere una sola preferenza e sceglierà con una matita in una cabina da chi farsi rappresentare. Lo farà per simpatia e per coscienza. Lo farà con la voglia di cambiare o confermare, in totale autonomia. Lo farà facendosi guidare dall’istinto e dagli affetti. Lo farà nell’interesse suo e di chi gli sta vicino, della sua Baronissi e dei suoi concittadini.
Domenica sera, subito dopo la votazione, si effettuerà lo scrutinio. La notte tra l’8 e il 9 porterà fortuna ad uno dei due candidati. L’augurio è che vinca la nostra bella Baronissi.