Sono trascorsi vent’anni da quel fatale incidente, eppure Ayrton Senna, campione di Formula Uno, vive nei ricordi di chi l’ha amato e stimato

Ayrton Senna avrebbe compiuto oggi 54 anni. Forse, il più grande campione della storia della Formula Uno, che ha lasciato un ricordo indelebile, una traccia profonda del suo passato. Non solo per i brasiliani, orgogliosi del proprio mito ma per tutti, amanti e non della F1.

Sin da bambino, Ayrton voleva inseguire la propria passione, iniziando a gareggiare con i kart. Poi nel 1981 entrò nelle competizioni di Formula Uno, e da quel momento non lasciò più le piste, dimostrando la sua forza e dando parecchio filo da torcere ai suoi avversari. Fino a quel fatale primo maggio ad Imola, al Gran Premio di San Marino, nel 1994, dove il pilota verdeoro perse la vita. Alla guida di una Williams, la sua morte fu causata dalla rottura del piantone dello sterzo, che gli fece perdere il controllo del veicolo, provocandogli uno schianto contro il muretto di protezione della curva del tamburello. Una morte precoce quanto terribile, che segnò per sempre la storia di quella pista.

Il ricordo di Ayrton Senna campione riempie, in parte, quel grosso vuoto: ha vinto tre volte il Campionato del mondo di Formula Uno, nel 1988, 1990 e 1991. Il suo primato è stato battuto solo da Michael Schumacher, Alain Prost e Sebastian Vettel.

“Non importa cosa o chi tu sia, o quello che vorresti nella vita, il coraggio di essere diverso riflette sulla vostra personalità, sul vostro carattere, in quello che sei. Ed è così che le persone si ricorderanno di te un giorno”.

Noi Ayrton Senna lo continueremo a ricordare, gareggiando su un’auto da corsa, viaggiando nei nostri pensieri.

Parabéns orgulho!