Sul registro degli indagati per il decesso di Palmina Casanova figurano 13 medici. Oggi sarà effettuato l’esame autoptico anche se il reperto più importante è scomparso
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Oggi pomeriggio il sostituto procuratore Elena Guarino conferirà a un pool di periti l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo di Palmina Casanova, la 56enne di Atrani, deceduta in sala operatoria a causa di una peritonite.
Nel mirino degli inquirenti 13 medici che hanno ricevuto avvisi di garanzia per omicidio colposo. Si tratta di ginecologi, chirurghi e anestetisti del Ruggi e personale medico del presidio di Castiglione di Ravello, dove la donna fu soccorsa prima di esser operata d’urgenza al nosocomio di Salerno.
L’esame autoptico è tuttavia già compromesso poiché manca il reperto più importante ovvero il campione d’intestino asportato alla donna grazie al quale sarebbe stato possibile verificare l’eventuale errore nell’intervento di laparoscopia. Palmina era stata ricoverata lo scorso 22 aprile per un intervento di routine: l’asportazione di cisti ovariche.
Attualmente, secondo quanto rivela il quotidiano La Città, i carabinieri del Nas stanno indagando per ricostruire la dinamica della “sparizione” del reperto biologico. In questo caso gli indagati potrebbero essere accusati di favoreggiamento.
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