Una gita domenicale finita in tragedia, quella dei passeggeri dell’autobus diretto a Napoli, che alle ore 20:30 è precipitato da un viadotto di circa 25 metri sull’A16 nei pressi di Monteforte Irpino-Baiano.

Il mezzo, arrivato a velocità sostenuta nei pressi di un rallentamento di traffico (nonostante fosse stato segnalato), ha travolto alcune autovetture e poi è piombato giù nella scarpata sfondando il guardrail. Il primo bilancio ufficiale parla di 36 cadaveri estratti dai Vigili del Fuoco dal veicolo distrutto, e undici superstiti, quasi tutti in gravi condizioni. Fra le vittime accertate vi è anche il conducente del bus.

Il racconto di Cesare Abbate, fotografo dell’agenzia ANSA, descrive appieno l’entità della catastrofe:  “sulla strada ci sono auto distrutte, almeno una decina. Persone lievemente ferite e giù, dal cavalcavia dove è avvenuto l’incidente, l’immagine della tragedia: una trentina di corpi coperti da lenzuola bianche allineati ai bordi della strada provinciale”.

Le prime ipotesi formulate dalla questura di Avellino, parlano di un problema ai freni, che avrebbe causato prima il tamponamento, e poi il drammatico volo nella sterpaglia. I soccorritori continuano a svolgere il proprio lavoro nonostante i pericoli dovuti alla zona impervia e alla presenza di pezzi di cemento in bilico sul viadotto. Il tratto autostradale in questione è stato riaperto al traffico alle ore 00:30.