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Ave Cesare! Cesare de Seta compie 73 anni

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Ave Cesare! Cesare de Seta compie 73 anni

23 aprile 2014, Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore. Cesare de Seta, scrittore italiano di ambito nazionale e internazionale, compie 73 anni

Oggi, 23 aprile 2014, Cesare de Seta, Ordinario di Storia dell’architettura all’Università degli Studi di Napoli Federico II e Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca sull’Iconografia della Città Europea, compie 73 anni. Ironia della sorte, nel medesimo giorno ricade la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore, patrocinata dall’UNESCO e celebrata in tutto il mondo.

cesare de seta - giornata del libroPer questa ricorrenza, è stata lanciata da alcune case editrici italiane l’iniziativa FLASHBOOKMOB che prevede il ritrovo in piazza di molte persone, ciascuno con il suo libro preferito in mano. A un segnale convenuto, tutti iniziano a leggere il proprio libro, in un’armonia di parole! Stupire e richiamare l’attenzione di chi sta intorno è l’obiettivo dell’iniziativa, una campagna nazionale, tutta da scoprire, per dare visibilità ai volti dei tanti lettori che resistono e continuano a leggere in Italia.

Durante il corso della sua carriera, Cesare de Seta si è sempre posto l’obiettivo di fare il punto sulla storiografia riguardante la città mediterranea in età contemporanea, con particolare riferimento alla sua identità, struttura e immagine dall’inizio dell’industrializzazione all’età post-illuminista e borghese, fino ai temi inerenti all’evoluzione/involuzione del territorio e del paesaggio post-industriale, nonché lo sviluppo del modello turistico tra Otto e Novecento.

Cesare De Seta

Storico dell’arte, Cesare De Seta ha insegnato a vario titolo e in diversi periodi della sua attività al Courtauld Institut of Art di Londra, al Politecnico di Zurigo e alla Columbia University di New York.

Nel 1980 fu nominato Directeur d’études presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi, dove insegna periodicamente. Ha diretto il progetto Atlas de la ville européenne, Maison des sciences de l’homme a Parigi.

Nel 1994 fu nominato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi.

Ha curato due tomi della “Storia d’Italia Einaudi“, (Il Paesaggio e Insediamento e Territorio).

Dirige per Laterza la collana “Le città nella storia d’Italia”, per la quale sono usciti 55 volumi, due dei quali – Napoli (1980) e Palermo (1981) – a sua firma.

Ha curato o collaborato a mostre in Italia e all’estero, tra queste:

– All’ombra del Vesuvio, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli;

Bernardo Bellotto, Museo di Castelvecchio, Verona;

– L’architettura del Rinascimento, Palazzo Grassi, Venezia;

–  Grand Tour. The Lure of Italy, Tate Gallery di Londra – Palazzo delle esposizioni, Roma;

– L’immagine della città in Italia dal XV al XIX secolo, Palazzo Reale di Napoli;

–  Il trionfo del Barocco, Torino (Stupinigi)-Washington D.C.;

Luigi Vanvitelli e la sua cerchia, Palazzo Reale di Caserta;

Jacob Philipp Hackert, Palazzo Reale di Caserta;

Imago Urbis Romae. L’Immagine di Roma in Ità moderna, Musei Capitolini, Roma, 2005;

Carvaggio to Canaletto. The Glory of italian Baroque and Rococo Painting, Szepmuveszeit Muzeum, Budapest, 2013;

L’immagine della città europea. Dal Rinascimento al secolo dei Lumi, Museo Correr, Venezia, 2014.

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Vi lascio con una delle sue ineguagliabili citazioni:

“Era Maggio, era il Sessantotto che pareva dovesse mettere a soqquadro la società e rivoltarla come un calzino per cambiarla in meglio, per portare alle nuove generazioni un mondo migliore. Era di Maggio che i movimenti studenteschi (e non solo) contestavano il sistema, qualcuno illudendosi, forse in buona fede, che la democrazia non potesse essere niente di diverso dall’applicazione del comunismo. Il male era stato identificato con la classe abbiente: l’idea che la proprietà non potesse che essere societaria portò di prepotenza in auge il pensiero di Charles Fourier, ma soprattutto quello di Karl Marx, di Lenin e di Stalin. Ma di Stalin si tacevano i crimini, con un silenzio tombale”.