Autostrade del Mare: inaugurata la nuova linea Salerno-Genova. Grande soddisfazione del Presidente dell’Autorità Portuale Annunziata
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Al Porto di Salerno è stata inaugurata la nuova linea Ro-Ro Salerno – Genova con frequenza giornaliera. È la prima vera tratta del versante del Tirreno tra le Autostrade del Mare, che consentirà di collegare le Regioni del Nord Italia e della Francia alle Regioni del Centro-Sud Italia quali Campania, Calabria, Puglia e Basilicata.
Con le Autostrade del Mare e il nuovo servizio giornaliero, che offre ottimi tempi di transito ad un bacino di utenza elevatissimo, si potrà contribuire, da un lato, alla creazione di un sistema di trasporto regolare, efficiente, affidabile ed economicamente vantaggioso e, dall’altro, alla riduzione della congestione stradale e dell’inquinamento atmosferico ed acustico.
Il nuovo collegamento del Gruppo Grimaldi, infatti, consentirà di ridurre notevolmente la presenza di mezzi pesanti lungo le arterie autostradali, soprattutto sull’Autostrada del Sole, e di dare un contributo impareggiabile in termini di salvaguardia dell’ambiente con la riduzione pari al 5% delle emissioni di CO2 sulla tratta Salerno – Genova. Tali dati straordinari confermano ancora una volta la grande competitività economica e la sostenibilità ambientale delle Autostrade del Mare.
Grande soddisfazione espressa dal Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno Andrea Annunziata: “Con questa nuova linea regolare si mette un altro tassello al grande successo delle Autostrade del Mare e del Porto di Salerno; uno Scalo che contribuisce a decongestionare le strade, rafforzando sempre più il suo ruolo strategico nel Mediterraneo”.
“Gli investimenti di questi anni e la grande capacità ed efficienza mostrate dai nostri operatori portuali hanno consentito di raggiungere grandi successi – ha continuato il Presidente Andrea Annunziata – Sono in programma altri investimenti e sono state avviate altre gare per completare l’ammodernamento infrastrutturale del Porto di Salerno, al fine di favorire lo sviluppo dei traffici commerciali, non solo dei rotabili, anche attraverso la realizzazione di aree retro-portuali, in grado di soddisfare le richieste di nuovi piazzali per lo stoccaggio delle merci.”
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