Contro l’accorpamento dell’Autorità Portuale di Salerno al Porto di Napoli pare ci siano speranze da alcune esternazioni del Vice Presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola mentre De Luca si oppone a spinte centralistiche da Roma
[ads1] Fulvio Bonavitacola si è detto contrario all’accorpamento dell’Autorità Portuale di Salerno a quella di Napoli – noi di Zerottonove ne abbiamo parlato qui – riferendo che il suo sentire è condiviso dall’intera Giunta e che il Presidente farà quanto di conseguenza.
In effetti, il timore del Vicepresidente è che il piano di accorpamento non segua una logica efficientistica quanto piuttosto una logica di tagli che rischia di divenire illogica: la conferenza degli assessori alle infrastrutture d’Italia, che Bonavitacola presiede, si è determinata nell’istituire un tavolo tecnico perché gli accorpamenti possano seguire – e non precedere – piani logistici ben definiti.
Il Presidente De Luca, dal canto suo, richiama la necessità di una maggiore trasparenza nella gestione di questa faccenda: Roma non può sperare – in sintesi è questo il concetto del Presidente – di scegliere il presidente dell’Autorità Portuale di Salerno o di Napoli (e, chiaramente, una decisione del genere, specifica De Luca, non può che essere nel merito).
Il Presidente De Luca parla di spinte centralistiche dal Governo e rivendica – secondo il principio di sussidiarietà che rafforza l’autonomia degli enti locali – la giusta autonomia che spetta alle Regioni. [ads2]