“Mi spiace costatare che don Gianni Citro continui a riferire, a mezzo stampa, notizie non corrispondenti al vero – relativamente alla viabilità cilentana e, soprattutto, ai fondi ricevuti dalla Provincia di Salerno per la manifestazione Meeting del Mare”. Così, l’assessore ai Lavori Pubblici, Attilio Pierro, risponde a don Citro. “Per il ruolo istituzionale che occupo, non voglio polemizzare con il parroco, tuttavia, non è tollerabile che dalla sua bocca escano offese personali e insinuazioni relative alla mia onestà, nella gestione di risorse destinate alla viabilità provinciale, che è stata, a differenza di tanti altri, sempre suffragata dai cittadini con i consensi elettorali”.
“Dispiace, inoltre, costatare – sottolinea Pierro – che don Citro, invece di essere un testimone della verità per la missione evangelica che dovrebbe svolgere, continua ad essere testimone di falsità. Per la precisione, voglio ricordare a Don Citro che (forse ha memoria corta) dal 2004 al 2009, la manifestazione Meeting del Mare ha gravato sulle casse provinciali per un totale di 457.080,00 euro, senza fare riferimento al cofinanziamento dei Fondi europei. La Provincia di Salerno, con la guida del centrodestra, ha dovuto quindi fare i conti con gli sperperi del passato (di cui anche don Gianni è stato un beneficiario) perpetrati a discapito di opere infrastrutturali come anche la “Mingardina”, che sarà aperta regolarmente al transito grazie al lavoro dell’Amministrazione provinciale (la quale ha ottenuto l’autorizzazione dalla Regione Campania per l’utilizzo di un finanziamento pari a 380 mila euro, derivante dalle economie relative al dissesto idrogeologico). Al contrario, per quanto riguarda la rotatoria di Roccagliorosa, si precisa che è realizzata con fondi CIPE, quindi con un finanziamento vincolato per l’adeguamento ed interventi di manutenzione della viabilità, dall’innesto della S.P 430 Cilentana con la S.P. 17 e verso la ex 562 Dir (Mingardina), che diversamente sarebbe andato perduto. Altro che giostra elettorale!”.
“E dopo quest’ultima precisazione – conclude Pierro – non intendo più rispondere alle provocazioni di un prete affetto da un deleterio ed insano protagonismo politico”.