Finita l’odissea giudiziaria del primo cittadino.

Dodici anni di continue accuse che finalmente decadono con la formula dell’assoluzione perché “il fatto non costituisce reato” togliendo così dal capo del Sindaco di Baronissi e del tecnico Carmine Mottola l’accusa infamante di concorso esterno in associazione camorristica.

“Ho affrontato questo lungo periodo con assoluta serenità e determinazione-ha affermato il primo cittadino in una nota diffusa su Facebook- mai nascondendo alcunchè ai miei amici e alla mia gente, senza mai rilasciare una sola intervista contro l’attività della Magistratura, anzi affermando sempre che è giusto e doveroso che un uomo pubblico sia sottoposto ai controlli più approfonditi sulla sua attività politica e amministrativa. Ciò che mi riesce difficile coniugare-continua- è il tempo di dodici anni col termine giustizia. Oggi è stata restituita alla città di Baronissi e alla mia persona la dignità e la pulizia morale,che, a dire il vero, non avevamo mai perso, ma che qualcuno metteva in dubbio“.

I fatti risalenti tra il 1998 e il 2001 avevano portato il pubblico ministero Antonio Centore a richiedere una condanna di cinque anni e otto mesi.

“Oggi-conclude Moscatiello-il mio pensiero di gratitudine va, oltre alla mia famiglia, ai tanti amici che mi sono stati sempre vicini, e ai tantissimi cittadini che mi hanno tangibilmente dimostrato la propria stima e un affetto che spesso mi ha commosso. In questo giorno di festa per me, mi sento ancora più in debito verso la mia città, verso gli amici della Valle dell’Irno e di Salerno, mia città natale, per i quali continuerò a combattere la mia battaglia di riscatto del Sud e della nostra gente. Voglio anche dirvi che non provo rancore o astio nei confronti di nessuno. Spero, anzi, che la chiusura di questa lunga vicenda, ci permetta di costruire una comunità ancora più unita. Grazie di cuore, grazie per sempre a tutti voi, dai più umili ai più autorevoli esponenti della nostra comunità. Da oggi mi troverete come sempre al mio posto di lavoro,con l’umiltà di sa che ha il dovere di ascoltare tutti, e con la tenacia di chi sa che i sogni, i propri e quelli degli altri, si possono avverare, se si lavora tutti insieme per il bene comune“.

Già parecchi i manifesti di sostegno verso il sindaco che girano nelle strade della cittadina irnina.