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Associazione dei Ristortori di Positano: “Le nostre proposte al Governo”

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Associazione dei Ristortori di Positano: “Le nostre proposte al Governo”

L’Associazione dei Ristoratori di Positano in queste ore è a lavoro per proporre al Governo e alla Regione variazioni dei protocolli da loro diffusi

Protocolli ancora troppo stringenti: l’Associazione dei Ristoratori di Positano propone variazioni e modifiche “in quanto purtroppo non totalmente applicabili alle attività alberghiere e ristorative allocate in zona, per consentire la ripartenza del comparto turistico della località in totale sicurezza.”

A fine marzo gli operatori turistici di Positano si sono riuniti per formare una nuova associazione di categoria con l’obiettivo di pensare, ripensare e reinventare il loro settore di appartenenza, all’insegna della massima sicurezza verso i clienti e i dipendenti. Tale sodalizio ha preso parte alle riunioni della Regione, comunicato agli enti locali e nazionali le preoccupazioni degli associati e fornito costantemente spunti e proposte.

Sebbene le indicazioni contenute nel DPCM del 17 Maggio, nelle ordinanze regionali n.48 del 17 Maggio e n.49 del 20 Maggio, e nei diversi protocolli di sicurezza elaborati da INAIL e Regione Campania lasciano intravedere un’apertura nei confronti del settore turismo, a Positano sono state comunque riscontrate delle oggettive limitazioni operative, che si scontrano con le precipue caratteristiche degli storici locali ivi ubicati e del modo di intendere ristorazione e sicurezza in questo posto. Allo stato attuale, i protocolli vigenti dunque non permettono agli operatori, pur volendo, di riaprire in totale serenità per i collaboratori e per i clienti.

Non per questo ci fermiamoaffermano i rappresentanti dell’Associazione dei Ristoratori di Positano -. Come noi, continua a lavorare anche il Coordinamento delle Strutture Ricettive di Positano, a rappresentanza degli interessi di un altro settore cardine della accoglienza turistica. Insieme, continuiamo costantemente a combattere e a rappresentare Positano nelle sedi adeguate, per trovare le soluzioni più adeguate a contemperare le diverse esigenze di sicurezza e di ripresa economica delle nostre attività e, di riflesso, del nostro stupendo Paese“.