Starebbero per scattare nuovi procedimenti disciplinari, con rischio di licenziamento altissimo, a carico di altri dipendenti del Ruggi definiti “timbratori” o “badgisti”
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È destinata ad allargarsi l’inchiesta sui casi di assenteismo al Ruggi.
Starebbero, infatti, per scattare nuovi procedimenti disciplinari a carico di altri dipendenti, definiti “timbratori” o “badgisti” e che in pratica si prestavano a strisciare il tesserino magnetico che segna le presenze al posto dei dieci assenteisti bloccati dalla Guardia di Finanza.
L’Azienda non sembra intenzionata a perdonare i complici di questo sistema che copriva i fannulloni ed ha sporcato l’immagine dell’Ospedale di Via San Leonardo.
Anche loro, quindi, rischiano grosso perché secondo il decreto- Brunetta, nonostante il danno provocato sia inferiore, la loro condotta è deprecabile tanto quanto quella degli assenteisti.
Ma le contromisure che sta adottando l’azienda per tamponare il disonore naturalmente maturato per via dei gravi episodi registrati tanto nei reparti che negli uffici, non sembrano essere terminate.
Alcune voci, come riportato dal quotidiano la Città, parlano di grandi preparativi “difensivi”, in vista delle possibili nuove ordinanze che potrebbero arrivare per individuare gli altri soggetti finiti nel mirino della Guardia di Finanza.
Intanto il direttore Generale Viggiani potrebbe recarsi nei prossimi giorni in Procura per essere ascoltato dai magistrati.
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